Covid, stop all'isolamento (ma non alle vaccinazioni)

Dopo 4 mesi di dati in calo, l'Oms registra una (leggera) ripresa dei casi. "Tuteliamo i fragili"

Covid, stop all'isolamento (ma non alle vaccinazioni)
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Ancora pochi giorni e poi anche l'ultima restrizione dell'emergenza pandemica potrà essere archiviata: a breve cadrà infatti pure la norma sull'isolamento dei positivi al Covid. Il provvedimento potrebbe approdare al Consiglio dei ministri già domani. Ma il virus non è scomparso, ed anzi sta rialzando la testa in molti Paesi, e per questo anche in Italia dall'autunno riparte la campagna vaccinale: nessun obbligo di immunizzazione, ma il vaccino sarà disponibile per tutti e - seppur senza nessun obbligo - fortemente consigliato agli anziani ed ai soggetti fragili. Subito dopo il varo del decreto il ministero della Salute trasmetterà alle Regioni una circolare per le vaccinazioni. Saranno utilizzati i vaccini aggiornati, autorizzati contro la variante attualmente più diffusa, la Xbb. «Rispetto a questa nuova fase vaccinale - afferma il direttore della Prevenzione del ministero della Salute, Francesco Vaia - è avviata la condivisione con Regioni, Società scientifiche e stakeholders».

Il ministro della Salute, Orazio Schillaci, ha inoltre sottolineato Vaia, «sta dando un grande impulso a questa fase affinchè, anche legislativamente, la pandemia sia definitivamente alle spalle». Per l'autunno si prepara dunque un nuovo sprint delle vaccinazioni, perchè la minaccia resta. E lo dimostrano gli ultimi dati sui contagi a livello mondiale. Dopo 4 mesi di discesa continua, secondo l'ultimo bollettino dell'Organizzazione Mondiale della Sanità, il numero di casi mensili di Covid-19 nel mondo torna infatti a crescere e supera nuovamente il milione. La risalita è effetto dell'aumento dei contagi in Corea del Sud. Ancora in discesa, invece, i decessi, che ammontano a 3.100 su base mensile. In Europa, al contrario, i contagi continuano a scendere: sono stati circa 60 mila nell'ultimo mese con un calo del 66% rispetto al mese precedente. Per quanto riguarda l'Italia, sulla base dell'ultimo bollettino settimanale del ministero della Salute, i nuovi casi Covid risultano in crescita e si registra anche un aumento dei decessi, mentre l'indice di trasmissibilità Rt torna sopra la soglia epidemica di 1. I contagi nella settimana 28 luglio-3 agosto sono stati 5.732, contro i 4.129 dei sette giorni precedenti, e l'incidenza è salita da 7 a 10 casi per centomila abitanti. Cresciuti anche i decessi, passati da 25 a 41. Diminuiti invece i tamponi: 138.232 da 142.987 e il tasso di positività sale a 4,1 da 2,9. La situazione negli ospedali non presenta però criticità ed il numero dei ricoveri resta sotto la soglia di allerta.

L'Oms invita comunque ad interpretare con cautela i dati: «Attualmente - avverte - i casi segnalati non rappresentano accuratamente i tassi di infezione a causa della riduzione dei test e delle segnalazioni a livello globale». Ed intanto si registra una nuova variante del virus, la EG.5, diffusa soprattutto in Estremo oriente ed Oceania. Un quadro complessivo che induce, in ogni caso, alla cautela.

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