Dovremo aspettare il prossimo inverno per buttare via le mascherine e tornare alla vita normale grazie al vaccino contro il Covid messo a punto dalla Pfizer e dalla Biontech. Quest'anno non avrà effetti rilevanti sul numero dei contagi. Troppo presto per apprezzarne gli effetti. È uno dei suoi creatori, il professore Ugur Sahir, co-fondatore della Biontech, a rivelarlo alla Bbc, mentre l'Italia si prepara a riceverne 27 milioni di dosi (1 milione e 700mila subito, destinate alle fasce più fragili ed esposte) mettendo a punto un piano per trasportarlo e distribuirlo tenendo conto della criticità della temperatura di conservazione (-80 gradi).
Lo scienziato turco si è detto molto fiducioso che il vaccino, con un 90% di efficacia stimata, ridurrà la trasmissione tra le persone e fermerà i sintomi che si sviluppano in chi ha contratto il virus. Limitati gli effetti collaterali rilevati finora da chi ha provato il siero: un leggero dolore per alcuni giorni nel punto in cui viene praticata l'iniezione e una febbre da lieve a moderata solo per alcuni dei volontari. «Non abbiamo riscontrato altri gravi effetti collaterali che avrebbero portato alla sospensione o all'arresto dello studio. Continueremo a raccogliere dati per più di due anni, per accertare non solo gli effetti collaterali a breve e medio termine, ma anche quelli a lungo termine», ha sottolineato il padre del vaccino. Ma entro dicembre, i vaccini contro il Covid-19 che potrebbero essere pronti ed autorizzati negli Stati Uniti sono due. Oltre a quello della Pfizer, infatti, ce n'è un altro in dirittura d'arrivo, di cui parla Cristina Cassetti, la virologa italiana che negli Usa collabora con Anthony Fauci: «I dati forniti dalla Pfizer sul 90% di efficacia generale del loro vaccino sono eccellenti, ma dobbiamo rivederne i dettagli. Siamo anche in attesa a giorni dei dati del trial di fase 3 della Moderna e si spera in risultati equivalenti».
Buona notizia confermata anche dal virologo della Emory University di Atlanta, Guido Silvestri, ieri ospite a Mezz'ora in più. A Lucia Annunziata ha rivelato che negli Stati Uniti confidano di vaccinare le persone già prima di Natale. «I risultati delle prime analisi hanno dimostrato l'efficacia del vaccino Pfizer del 90%, oltre ogni tipo di stima e soglia prevista. Ora stiamo aspettando l'approvazione per l'utilizzo», ha detto. L'Italia scalda i motori per accogliere le prime dosi.
Per il consigliere del ministro della Salute, Walter Ricciardi, «dobbiamo farci trovare pronti» per gennaio, anche se non sono stati ancora presentati i dati definitivi su quante persone dovranno vaccinarsi per superare l'emergenza. «Il vaccino sarà immesso in commercio dopo tutti i controlli necessari», ha ribadito sugli schermi di La7.
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