Difese aree rafforzate per Israele grazie al contributo di Washington. Gli Stati Uniti hanno annunciato l'invio in Israele del sistema di difesa antimissile Thaad e del relativo equipaggio di personale militare statunitense (un centinaio di uomini) in Israele «per contribuire a rafforzare le difese aeree israeliane dopo gli attacchi senza precedenti dell'Iran contro Israele il 13 aprile e di nuovo il primo ottobre». Il timore è che, dopo la rappresaglia israeliana sull'Iran, possa arrivare la risposta del regime di Teheran. È necessario tenersi pronti. Il Pentagono ricorda che non è la prima volta che gli Stati Uniti dispiegano una batteria Thaad nella regione: era già avvenuto lo scorso anno, dopo gli attacchi del 7 ottobre, per difendere le truppe e gli interessi americani nella regione. È raro che le truppe statunitensi si schierino all'interno di Israele, ma un centinaio di uomini è la forza che serve per gestire questo sistema di difesa.
Gli Stati Uniti hanno rafforzato le loro difese aeree in tutta la regione, hanno schierato navi da guerra e portaerei nel Mediterraneo orientale, nel Mar Rosso e nel Mar Arabico e, di recente, hanno inviato truppe aggiuntive a Cipro per aiutare nella possibile pianificazione dell'evacuazione.
Il ministro degli Esteri iraniano Seyed Abbas Araghchi, dopo le notizie di attacchi cyber affettuati da Israele anche sui siti nucleari iraniani, ha espresso parole di apparente calma: «Non cerchiamo guerra e tensioni, ma siamo preparati per qualsiasi scenario di conflitto», ha detto. «Tuttavia, il nostro obiettivo è prevenire qualsiasi tipo di disastro con l'aiuto dei paesi della regione», ha aggiunto Araghchi parlando con i giornalisti durante la sua visita a Baghdad, in Iraq. Poi però l'avvertimento: l'Iran «non ha linee rosse» quando si tratta di difendere la sua gente e i suoi interessi, ha dichiarato ancora il rappresentante della diplomazia iraniana in un post su X.
La situazione resta esplosiva in Medioriente su più fronti. Mentre in Libano si consuma lo scontro con Hezbopllah, la guerra a Gaza continua sanguinosa. Almeno cinque bambini sono stati uccisi in un attacco aereo israeliano nel nord della Striscia, secondo l'agenzia di stampa palestinese Wafa.
Sulla base delle testimonianze locali, un drone avrebbe colpito il gruppo di bambini che stava giocando vicino a un caffè nel campo profughi di Shati. Diverse persone sarebbero rimaste ferite nel raid. I morti nella Striscia di gaza sono ormai oltre 42 mila e i feriti più di 94mila.
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