Dai generali ai mercenari. La lista dei 607 criminali russi. Kiev: "Sono i nostri carnefici"

On line il sito ucraino che raccoglie informazioni sui militari di Mosca accusati di atrocità in guerra. Il primo dell'elenco è il comandante Dvornikov. "Li troveremo e li puniremo"

Dai generali ai mercenari. La lista dei 607 criminali russi. Kiev: "Sono i nostri carnefici"

Il catalogo è questo. Crimini e criminali. Tutti schedati nel «Libro dei carnefici del popolo ucraino», un elenco ragionato e documentato dei misfatti compiuti dall'esercito russo in Ucraina. Una lista nera in formato digitale, un Facebbok dell'orrore che raccoglie il curriculum di centinaia di militari russi, per lo più ufficiali e alti ufficiali (ma ci sono anche dei civili), vivi e talvolta morti, di cui viene mostrato il nome, la foto e il curriculum criminale. Dalla D di Aleksander Vladimirovich Dvornikov, il 60enne «macellaio siriano» che ha guidato l'esercito russo in Ucraina fino alla rimozione di qualche settimana fa fino alla Z di Gennadiy Valerievich Zhydko, 56enne colonnello generale, che lo ha sostituito. Il sito, in una lugubre e icastica veste nera, fornisce di ciascuno luogo e data di nascita, numero di matricola, in qualche caso l'indirizzo di casa, in altri il numero di passaporto, a volte addirittura quello di telefono. Chi volesse contattare il signor Oleg Vladimorivich Makovetskiy, maggiore generale nato il 6 ottobre 1966 a Chuguev (in Ucraina) e residente in Gertovskaya Street al numero 13A, nel villaggio di Shushary, nei pressi di San Pietroburgo, non ha che da digitare sul proprio cellulare il 79251234121 (il 7 è il prefisso internazionale russo, per conoscenza).

In molti casi il crimine attribuito al singolo militare russo è generico, riconducibile all'alto grado che configura una sorta di complicità morale nella gestione e addirittura nella decisione stessa dell'invasione dell'Ucraina. In altri casi invece il database individua un episodio specifico. Del maggiore generale Aleksey Yurievich Dombrovskiy si racconta che «ignorando i principi e i requisiti di sicurezza riconosciuti a livello internazionale, nonché gli obblighi internazionali della Russia stessa» ha guidato «nella notte del 4 marzo 2022 un sequestro armato del sito industriale di Zaporizhzhia NPP (con 6 unità nucleari) e lo stoccaggio in loco di combustibile nucleare esaurito» provocando «rischi di sicurezza nucleare e delle radiazioni senza precedenti non solo per l'Ucraina, ma per il mondo intero». Del sergente Vadym Yevgenievich Shishimarin si spiega che il 28 febbraio avrebbe «ucciso un abitante pacifico e disarmato del villaggio di Chupakhivka, nell'oblast di Sumy» ed è stato fatto prigioniero, processato e condannato all'ergastolo.

L'elenco telefonico dei carnefici è lunghissimo e comprende 607 nomi. Il «book of executioners» ricorda che sono almento 1.700 i crimini di guerra russi su cui sta investigando la Procura generale ucraina, che comprendono uccisioni di civili, distruzione di edifici residenziali, saccheggi, violenze, abusi. Di molti la pagina fornisce documentazione fotografica. Inoltre «il libro dei carnefici» invita anche gli eventuali testimoni di crimini di guerra a segnalarli all'indirizzo witness@russian-torturers.com.

Anche la Germania vuole perseguire i criminali di guerra russi. L'Ufficio federale della polizia criminale tedesca (Bka) sta conducendo indagini su centinaia di esecutori materiali e mandanti militari e politici.

«Questa è la parte più difficile della nostra indagine, un complesso lavoro di puzzle», spiega il presidente della Bka Holger Münch. La Germania si avvale del principio di giustizia universale, che consente di perseguire taluni crimini a prescindere dal luogo in cui sono stati commessi.

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