Dai migranti al patto coi 5S, Orfini attacca Zingaretti

L'ex presidente dem, Matteo Orfini, attacca Nicola Zingaretti: "Migranti morti? È anche colpa nostra. E l'accordo col Movimento è stata una mossa sbagliatissima"

Dai migranti al patto coi 5S, Orfini attacca Zingaretti

Se c'è l'occasione per criticare il Partito Democratico, lui non se la lascia sfuggire. Matteo Orfini, 45 anni, deputato dem, ex presidente del Pd all'epoca di Matteo Renzi, si scaglia contro Nicola Zingaretti.

Il 29 settembre, come ricorda Libero, Orfini aveva avuto da ridire sull'alleanza tra Pd e Movimento 5 Stelle, in vista delle elezioni regionali in Umbira: "Non avevo capito che la scelta di costruire un' alleanza Pd-M5S in Umbria, scelta peraltro mai discussa, prevedesse l'obbligo di emulare le parti peggiori del grillismo. L'idea del vincolo di mandato con tanto di multa è qualcosa al di fuori della cultura politica democratica e spiace davvero che qualcuno non se ne renda conto. Spero che Zingaretti intervenga al più presto per correggere questa sciocchezza". Il riferimento era alla possibilità di far pagare 30mila euro agli eletti che avrebbero voluto cambiare partito.

Poi, il 2 ottobre, Orfini si era espresso sulla riduzione dei parlamentari: "Chiederci di stravolgere la Costituzione votando il taglio dei parlamentari senza far chiarezza sul modello elettorale non sarebbe serio. Penso che il Pd abbia il dovere di sciogliere questo nodo prima del voto del 7 ottobre", aveva tuonato. Il suo appello, però, era caduto nel vuoto e, una volta approvato il taglio delle poltrone, si era sfogato su Facebook: "Oggi abbiamo tagliato il numero dei parlamentari, approvando una riforma alla quale avevamo votato contro per tre volte. Mi dispiace dirlo qui, avevo chiesto insieme a tanti altri di fare su questo una direzione del Pd ma Gentiloni e Zingaretti hanno scelto di non convocarla. Evidentemente la sbandierata volontà di collegialità e unità in alcuni passaggi viene dimenticata. Amen".

Poi, il 7 ottobre, l'ex presidente dem aveva parlato di migranti: "Atri 30 tra morti e dispersi al largo di Lampedusa - aveva dichiarato- La colpa non è del buonismo, come dice Salvini, ma di chi ha scritto decreti che impediscono alle navi di salvare vite. E di chi ha paura di abrogarli. Quindi anche nostra, del nostro governo e del mio partito".

Ma non finisce qui. Il 16 ottobre, infatti, dopo le citiche per la votazione del segretario Pd alla Camera, Orfini commenta la scelta di un accordo con i 5 Stelle: "I due principali leader del Pd, Zingaretti e Franceschini, hanno ribadito che la prospettiva strategica del nostro partito è un accordo coi Cinque Stelle. La dico semplice: a me pare una linea sbagliatissima. Una linea sbagliata e subalterna.

Che peraltro avrebbe bisogno di un congresso vero per essere legittimata, dato che nulla di quanto stiamo facendo fu discusso alle passate primarie. Nel mio piccolo cercherò di far cambiare idea a chi ci sta portando verso un burrone".

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