Dall'ok al Superbonus allo smart working fino al 31 dicembre. Ecco le misure del decreto Aiuti bis

Via libera dal Senato al decreto Aiuti bis. Dopo i veti incrociati Palazzo Madama licenzia il provvedimento da 17 miliardi a sostegno di famiglie e imprese di fronte al caro bollette

Dall'ok al Superbonus allo smart working fino al 31 dicembre. Ecco le misure del decreto Aiuti bis

Via libera dal Senato al decreto Aiuti bis. Dopo i veti incrociati Palazzo Madama licenzia il provvedimento da 17 miliardi a sostegno di famiglie e imprese di fronte al caro bollette. Voti favorevoli 182, 21 gli astenuti, con Fratelli d'Italia che aveva preannunciato in dichiarazione di voto la propria astensione. Ora il testo, che deve essere convertito in legge entro l'8 ottobre, passa alla Camera. Tra le altre misure, è stata raggiunta l'intesa sul Superbonus, che di fatto teneva sotto scacco il provvedimento per i veti incrociati delle forze politiche. Alla fine l'impasse si supera con un emendamento in extremis che sblocca la cessione dei crediti limitando la responsabilità solidale. E c'è la corsa dei partiti a mettere il cappello sulla mediazione.

SUPERBONUS

La soluzione prevede che la responsabilità in solido nella cessione dei crediti di bonus edilizi e superbonus si configuri solo se il concorso nella violazione avviene «con dolo o colpa grave». E stabilisce che, per i crediti sorti prima della stretta anti-frode del novembre 2021, i soggetti diversi da banche, intermediari finanziari e assicurazioni, debbano acquisire comunque l'asseverazione ex post.

SMART WORKING

Il lavoro agile viene prorogato fino al 31 dicembre, come richiesto dal ministro Andrea Orlando, anche senza accordo per i lavoratori fragili e per i genitori di under 14.

BOLLETTE

Vengono rinnovate per il terzo trimestre le misure a sostegno di imprese e famiglie per contenere le bollette, con l'azzeramento degli oneri di sistema, il taglio dell'Iva sul gas, il rafforzamento del bonus sociale, e il credito d'imposta per le aziende.

TETTO AGLI STIPENDI

Salta il tetto agli stipendi dei manager pubblici finora fissato a 240mila euro. Un emendamento che passa tra le polemiche, con il governo che si smarca e fa trapelare «disappunto», riconducendo la modifica a un'iniziativa parlamentare. La deroga vale solo per alcune categorie, cioè per figure apicali delle Forze di polizia e delle Forze armate ma anche nella Pubblica amministrazione per i capi dipartimento della presidenza del Consiglio dei ministri e dei ministeri, al segretario generale della residenza del Consiglio dei ministri nonché ai segretari generali dei ministeri.

ASSOCIAZIONI SPORTIVE

Via libera a un fondo da 50 milioni per far fronte al caro energia per le società sportive dilettantistiche che gestiscono impianti sportivi: di questi fondi, fino al 50% potranno essere destinati alle piscine.

COPASIR

Viene istituito il Copasir «provvisorio» per consentire l'attività del comitato parlamentare per la sicurezza anche tra una legislatura e l'altra. Si prevede che all'inizio di ogni legislatura e fino alla nomina dei nuovi componenti le relative funzioni sono esercitate da un Comitato costituito dai membri della precedente legislatura che siano stati rieletti in una delle Camere. Il Copasir provvisorio cessa in ogni caso di esercitare le proprie funzioni decorsi venti giorni dalla votazione della fiducia al governo. Sono anche state introdotte norme sui contrattacchi cyber ed è stata potenziata l'attività dell'Aise, il servizio segreto esterno, all'estero.

PENSIONI

Sale il tetto dell'impignorabilità delle pensioni. Che non potranno essere pignorate per un ammontare corrispondente al doppio della misura massima mensile dell'assegno sociale, con un minimo di mille euro.

BONUS

Il decreto contiene anche il taglio contributivo di 1,2 punti sugli stipendi dei dipendenti, e l'estensione del bonus da 200 euro ai lavoratori che non erano stati raggiunti da questa misura col primo decreto aiuti. Rafforzato anche il bonus trasporti.

DOCENTE ESPERTO

È altro nodo su cui si era incagliato il provvedimento, poi risolto cancellando la figura del docente esperto.

I docenti di ruolo che abbiano conseguito una valutazione positiva nel superamento di tre percorsi formativi consecutivi e non sovrapponibili saranno «stabilmente incentivati» per un importo pari a 5.650 euro l'anno. Resta l'incentivo, ma un sistema di progressione di carriera sarà precisato in sede di contrattazione collettiva.

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