De Luca regala il posto ai suoi vigili

Li ha assunti in segreteria. Il governatore campano indagato per abuso e truffa

De Luca regala il posto ai suoi vigili

Un'inchiesta della Procura di Napoli travolge il governatore Pd della Campania Vincenzo De Luca. È una bomba che piomba, a meno di settimane dal voto, sulla campagna elettorale. Il presidente della Regione De Luca - secondo quanto scrive La Repubblica risulta indagato nell'ambito di un'indagine per falso. Quattro vigili urbani dipendenti del comune di Salerno sarebbero stati promossi in Regione a membri dello staff del presidente. A loro sarebbe stato assegnato il ruolo di addetti o responsabili di segreteria.

Ai quattro vigili urbani, secondo l'ipotesi dei pm, mancherebbero requisiti necessari per il salto come formazione, curriculum e specializzazione. La promozione - avrebbe consentito ai quattro un innalzamento della retribuzione. L'inchiesta risale a qualche anno fa. Tutto nasce da un incidente stradale avvenuto il 15 settembre 2017 quando, a Salerno, nel percorrere via Lanzarone, l'auto con a bordo il presidente De Luca tampona lo scooter di una studentessa. A quel punto scattano gli accertamenti, anche sull'autista che guida l'automobile di servizio, uno dei quattro vigili urbani promossi. L'auto del governatore Pd viaggia in direzione opposta rispetto a quella consueta, grazie a un'ordinanza del Comune di Salerno risalente al 2008 (anno in cui De Luca era sindaco di Salerno) per i «veicoli forze di polizia».

L'incidente finisce in un'interrogazione presentata dall'allora consigliere regionale di Forza Italia Severino Nappi (oggi candidato nella lista della Lega). Alla guida dell'auto del presidente siede Claudio Postiglione, dipendente della Polizia municipale di Salerno, nominato con decreto del presidente della Giunta regionale nella segreteria del presidente (con la funzione Rapporti con strutture regionali e istituzioni locali) insieme ad altri tre colleghi: Gianfranco Baldi, nominato responsabile Rapporti con Conferenza Stato-Regioni, conferenza unificata e organi legislativi nazionali, Giuseppe Muro, nominato responsabile Rapporti con i consiglieri regionali, e Giuseppe Polverino, nominato responsabile rapporti con ufficio di presidenza del Consiglio regionale.

Le quattro promozioni avrebbero portato anche a un aumento di stipendio: il compenso medio di un vigile urbano è di circa 1300 euro, mentre con l'ingresso nello staff del presidente raddoppia. C'è un'altra circostanza finita sotto la lente d'ingrandimento della Procura: il 14 luglio scorso, la Regione Campania ha pubblicato un bando per l'assunzione di 52 dirigenti: la metà dei posti è riservata ai componenti dello staff del presidente e degli assessori regionali. In base ai requisiti del bando, i 4 vigili avrebbero, dunque, potuto partecipare al concorso per diventare dirigenti dell'ente regionale.

Il colpo per il governatore dem è duro. Tant'è che ieri mattina, al termine di un evento pubblico a Napoli, De Luca si è dato alla fuga quando i cronisti gli hanno chiesto dell'indagine. Salvo poi affidare la replica a un post su facebook: «Si apprende della tempestiva scoperta che da tre anni è aperta una indagine. L'indagine triennale verte su questo interrogativo: gli autisti che a turno accompagnano il Presidente della Regione, erano solo autisti o facevano anche lavoro di segreteria? Nel frattempo si comunica che l'organizzazione dell'ufficio di segreteria della Presidenza attuale, rispetto a quella precedente, ha comportato un risparmio di 84.000 euro l'anno».

Lo sfidante Stefano Caldoro, candidato presidente del centrodestra, non fa sconti: «Il modello del clan De Luca, a prescindere dalle vicende giudiziarie, favorisce solo gli amici». Mentre il suo avvocato, Andrea Castaldo precisa: «Già tutto chiarito».

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