Fanno i distinguo, ma poi sostengono chi manifesta nonostante i divieti: «Ci sono manifestazioni in questo momento in tutta Italia, qualcuna statica, qualcuna comincia a essere dinamica, c'è bisogno di questo per la Palestina». Dove per dinamica s'intende che forza il blocco della polizia, visto che i cortei ieri non erano autorizzati. «Noi abbiamo deciso di rinviarlo a domani per senso di responsabilità», spiegano a Milano gli esponenti dell'associazione palestinesi d'Italia. E quelli che sono venuti in piazza lo stesso? «Quelli sono i giovani palestinesi, protestano giustamente contro il divieto di manifestare». I cortocircuiti della piazza non autorizzata nel giorno della Memoria della Shoah non sono solo quelli formali. Il corteo non è stato permesso, dicono, per un «atto di razzismo, perché c'è una memoria di serie a e una di serie b».
Ma a colpire sono anche le parole del presidente dell'associazione palestinesi d'Italia, Mohammad Hannoun che nega più o meno tutto ciò che è emerso dal 7 ottobre a oggi. A partire dai sospetti che riguardano l'agenzia dell'Onu per i rifugiati palestinesi, l'Unrwa, finita al centro di accuse di fiancheggiamento agli atti terroristici del 7 ottobre, quando non addirittura di coinvolgimento diretto di alcuni dipendenti. Tanto che gli Stati Uniti hanno sospeso i finanziamenti in attesa di chiarezza. La stessa che ha chiesto il segretario dell'Onu Guterres. Ma per Hannoun «sono tutte frottole, questa è una delle tante che Israele si inventa per attaccare i palestinesi su tutti i fronti, ma non è vero niente». Ma di fronte alle evidenze? «Le uniche prove sono quelle che dimostrano che Israele ha bombardato tutte sedi istituzionali gestite da Unrwa, colpite con missili israeliani». Ma gli insegnanti dell'Onu che sostengono Hamas e l'attacco del 7 ottobre? «È un diritto di ogni palestinese difendere i suoi valori e suoi diritti». Non solo. Continua il presidente dei palestinesi d'Italia: «È dal 7 ottobre che inventano bugie, come le violenze sulle donne prese in ostaggio, o come i neonati decapitati. Sono frottole anche del nostro governo italiano».
Quindi ciò che raccontano gli ostaggi rilasciati, testimoni anche di violenze sessuali? «Gli ostaggi appena liberati avevano dichiarato di essere state trattate da regine, che mangiavano bene e dormivano. Poi il governo israeliano le ha costrette a mentire e a cambiare versione. Ma avevano detto di essere state trattate da regine».
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