Delitto Cecchettin, gli sms choc di Turetta: "O laurea insieme o la nostra vita è finita"

I magistrati contestano la premeditazione

Delitto Cecchettin, gli sms choc di Turetta: "O laurea insieme o la nostra vita è finita"
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Non si rassegnava di averla persa, ma anche che lei fosse in procinto di laurearsi in ingegneria biomedica e lui ancora no. «Mettiti in testa... che o ci laureiamo insieme o la vita è finita per entrambi», scriveva su whatsapp Filippo Turetta a Giulia Cecchettin nel febbraio 2023, nove mesi prima di ucciderla.

Un messaggio profetico quello inviato dal 22enne di Torreglia, in provincia di Padova, alla sua ex fidanzata, massacrata di coltellate l'11 novembre del 2023 vicino casa sua, a Vigonovo. Filippo era ossessionato dalla pretesa di concludere gli studi insieme a Giulia e non accettava la fine della loro relazione. Secondo le testimonianze di familiari e amici si comportava come se fosse sicuro di riconquistarla. Il testo del messaggio, recuperato dal cloud della giovane visto che il suo telefono non è stato mai trovato, è ora agli atti dell'inchiesta ed è uno dei tanti che Filippo le mandava, anche quando stavano insieme, e che testimoniano il tentativo di lui di controllare la vita della ragazza con velate e continue minacce. Fino al tragico epilogo che - a detta dei magistrati - sarebbe stato premeditato. Turetta è accusato infatti di omicidio volontario, aggravato dalla premeditazione, crudeltà, efferatezza, sequestro di persona, occultamento di cadavere e stalking.

Non ci sarà l'udienza preliminare davanti al gip che si sarebbe dovuta tenere tra qualche giorno. Turetta ha deciso di rinunciarci e di andare direttamente a processo in Corte d'Assise. Una decisione, ha spiegato l'avvocato Giovanni Caruso, conseguenza di un percorso di maturazione personale del gravissimo delitto commesso: il ragazzo vuole che la giustizia faccia il proprio corso nei tempi più rapidi possibili e nell'interesse di tutti.

La difesa non chiederà neppure la perizia psichiatrica per l'imputato, salvo diverse valutazioni che potrebbero emergere nel corso del processo. Il Tribunale di Venezia potrebbe fissare la prima udienza all'inizio di settembre e il processo potrebbe procedere celermente, almeno questa è la speranza dei legali della famiglia Cecchettin.

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