Dengue, primo contagio a Brescia. Il paziente non è mai stato in viaggio

Disinfestazione a tappeto nei Comuni a rischio

Dengue, primo contagio a Brescia. Il paziente non è mai stato in viaggio
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È ufficialmente il primo caso autoctono di Dengue rilevato in Italia quello segnalato dall'Ats di Brescia. Non era mai successo prima. L'Agenzia di tutela della salute ha spiegato che il paziente contagiato «non ha effettuato alcun viaggio all'estero, come rilevato dall'indagine epidemiologica». Tutti gli altri 324 casi segnalati nel bollettino dell'Istituto superiore di Sanità sono invece «importati»: cioè sono persone che erano state infettate all'estero. Nessun decesso segnalato tra i pazienti, principalmente 40enni. Lo scorso febbraio era stata innalzata l'allerta da parte del ministero della Salute perché era stato rilevato un aumento dei casi nel mondo.

«Sono state attivate tutte le iniziative di sanità pubblica previste dai protocolli nazionali e regionali - assicura l'Ats - Il Dipartimento veterinario, in collaborazione con l'istituto zooprofilattico sperimentale della Lombardia e dell'Emilia Romagna, ha predisposto il posizionamento delle trappole di cattura delle zanzare per verificare l'efficacia della disinfestazione e per il monitoraggio entomologico».

La Dengue non si trasmette da persona a persona, ma il contagio avviene attraverso la puntura di una zanzara infetta. Da qui l'importanza di «difendersi dalla puntura».

Per evitare focolari e prevenire il dilagare del virus, le autorità sanitarie hanno allertato il comune di Ospitaletto, dove risiede il paziente positivo, e i comuni dal lui frequentati per motivi lavorativi: Gussago e Monticelli. Tutti e tre hanno emesso e pubblicato le relative ordinanze e effettuato disinfestazioni «con trattamenti larvicidi e adulticidi».

Benché di origine tropicale e subtropicale, la malattia è sempre più presente ad altre latitudini, complice il cambiamento climatico e gli spostamenti per viaggi di lavoro o affari. Secondo l'Oms, dal Duemila la diffusione è otto volte tanto. Quanto all'Europa, nel 2022 i casi furono 71 (dati del Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie, Ecdc), quasi quanto i 74 del periodo 2010-2021. Del resto, l'Ecdc denuncia che la famigerata zanzara Aedes albopictus (comunemente conosciuta come zanzara tigre), responsabile di Chikungunya e Dengue, si sta espandendo più a nord e a ovest in Europa. Il fatto che siano malattie di origine virale e si diffondano con le punture delle zanzare insetti il cui numero è in aumento anche grazie agli inverni poco freddi comporta il rischio di epidemie fuori controllo.

Il caso di Brescia «mette in allerta tutti - spiega l'epidemiologo Massimo Ciccozzi - Dobbiamo evidenziare però che la febbre da virus Dengue non si trasmette da persona a persona, ma solamente se

si è punti da un zanzara infetta. Ecco perché la prevenzione va fatta prima. È assolutamente sbagliato tenere in casa o nei terrazzi ristagni di acqua: ne basta veramente poca per dare ospitalità alle zanzare. Evitiamolo».

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