Siamo tutte Uniche: cornute, ingannate, deluse. Ilary Blasi, con il suo documentario su Netflix accusato di essere «pieno di niente», ha in realtà confezionato la sorte di molte dando alla crudele banalità dell'adulterio un titolo straordinario. Il colpo di genio è stato proprio quello di rubarlo dalla dedica che l'ex marito Francesco Totti aveva scritto su una t-shirt quand'era ancora innamorato. Quando ancora la vedeva «Unica». Perché è sempre così che inizia, per tutte quante. Con un uomo che ti convince che solo con te si «fermerà», perché non chiede e non vuole niente di meglio. Chissà cosa si aspettavano di vedere e sentire i voyeur delle catastrofi sentimentali, i golosi rovista dolore. Non è poi così intrigante una fine, non è sempre tanto fantasioso un tradimento: gente che si contorce nel sospetto, che resta muta ipotizzando e che poi inizia a trovare prove a ciò che per mesi gli ha fatto perdere il sonno. Il resto si dipana nel contesto: a seconda che si abiti in una villa all'Eur con i controsoffitti imbottiti adatti a stipare borse griffate come dei narcos del lusso, o che si stia in una bifamiliare in cui non si trova spazio neppure per una brugola o una vite a farfalla con cui stabilizzare il letto Ikea. Questo dipende da com'è andata la vita. Ma se a pochi giorni dall'uscita della fatica cinematografica della Blasi viene fuori che anche Belen Rodriguez è stata tradita dodici volte (dodici solo perché poi ha smesso di contarle) da Stefano De Martino, allora vuol dire che l'ex signora Totti ha stigmatizzato l'odioso, ineluttabile destino di chiunque. La showgirl argentina è andata a Domenica In a raccontare il perché di tanti chili persi, di tanto mistero, di tante trasferte misteriose vista lago fatte negli ultimi mesi: dopo la scoperta dei tradimenti era caduta in depressione. Ora, è vero che un uomo come lo si prende lo si perde. E lei lo aveva preso rubandolo a Emma Marrone platealmente, senza eleganza. Ma è anche comprensibile che se una nasce (o si perfeziona strada facendo) Belen Rodriguez può avere la presunzione di essere l'unica donna nella vita di uomo. Invece no, nemmeno lei. I tradimenti di Stefano sono cominciati appena si sono rimessi insieme.
Non riusciva a lavorare, non si alzava dal letto, non apriva le finestre, ha perso dieci chili: si sentiva sola e brutta. Brutta... Che è esattamente come si vede chi non si sente amato, anche se poi nello specchio ci trova riflessa Belen Rodriguez. Gli incontri chiarificatori con «le altre» davanti a caffè amari, il confronto con Stefano, il ricovero di venti giorni, gli psicologi, il nuovo fidanzato... Poi la salvifica svolta nella testa «stai morendo, non puoi continuare così» si è detta. È tornata a riempire i vestiti, a far entrare il sole.
Anche Ambra Angiolini ha da poco finito di smaltire la dolorosa fine con l'allenatore della Juventus Massimiliano Allegri. In questa edizione di XFactor Ambra (che è uno dei giudici del talent) sembra essersi finalmente liberata del convitato di pietra, ma l'anno scorso, pur non cantando, il ct livornese era stato l'assente più presente dello show. Riferimenti, sferzate, allusioni. Del tradimento di Max aveva parlato solo la figlia dell'attrice (Yolanda Renga) per difendere la mamma sui social. Ma una volta rotti gli argini del pudore e dell'offesa ricevuta, la Angiolini si era lasciata andare a più di un'allusione.
Perché evidentemente la voglia di dare la propria versione, di addomesticare ciò che a un certo punto è sfuggito di mano e ha fatto perdere autostima, dignità e controllo è qualcosa più forte della discrezione. Abbiamo tutte bisogno di sentirci Uniche.
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