Diaz, il poliziotto sospeso per aver detto la verità

Ritorsione sull'agente che su Facebook ha difeso l'operazione della polizia alla scuola Diaz. Alfano esulta pure: "Abbiamo fatto bene"

Diaz, il poliziotto sospeso per aver detto la verità

"Mi auguro che Carlo Giuliani sotto terra faccia schifo anche ai vermi". Poi le scuse: "Quel commento è la cosa di cui più mi rimprovero e della quale non riesco a darmi pace. Ho sbagliato". Fabio Tortosa ha fatto marcia indietro sul no global morto durante il G8 di Genova. Ma non si è mosso di un millimetro per quanto riguarda l'operazione alla scuola Diaz: "Non mi pento di nulla. Non ho ecceduto nell’uso della forza ma ho posto in essere tutte le azioni previste dai protocolli operativi. così come hanno fatto i miei compagni". Non ha ritrattato perché ha detto la verità. E, per questo, oggi è mstato sospeso dal servizio.

Su Facebook Tortosa ha rivendicato con orgoglio l'operazione della polizia alla scuola Diaz. Una verità sacrosanta, la sua, che fa inorridire la sinistra e che, per questo, gli è costata la sospensione. Non appena il post è divenuto di dominio pubblico e i giornali progressisti hanno iniziato un linciaggio mediatico senza precedenti, il Dipartimento della Pubblica Sicurezza ha avviato un'azione disciplinare nei suoi confronti. Ieri il capo della Polizia Alessandro Pansa ha fatto sapere che gli accertamenti serviranno ad "adeguare nella severità l’azione disciplinare alla gravità di quando emerso" sia "nei confronti dell’autore del post che nei confronti di tutti coloro che, se appartenenti alla Polizia di Stato, hanno effettuato commenti censurabili".

Così, dopo aver affidato una lettera a Repubblica per assicurare che "non ci sarà mai più un’altra Diaz" , Pansa ha annunciato la sospensione dal servizio di Tortosa e firmato il provvedimento per sollevare dall'incarico anche il dirigente del Reparto Mobile di Cagliari Antonio Adornato per aver messo un like al post. "È un provvedimento sproporzionato, visto che non si capisce quale potrebbe essere l’articolo del regolamento disciplinare che avrei violato - ha commentato Tortosa - comunque ormai il danno è fatto, mi tutelerò nelle sedi legali". Quella di Pansa altro non è che una ritorsione prettamente politica che finisce per punire un poliziotto definito da tutti "un professionista dell’ordine pubblico".

"L’aggressione mediatica rivolta verso un poliziotto che ha avuto la colpa di esprimere un suo pensiero su Facebook - tuonano i colleghi di Tortosa - dimostra quanto sia ormai violenta la caccia alle streghe scatenata contro gli uomini in divisa". A festeggiare ci pensa, invece, il ministro dell'Interno Angelino Alfano che, dopo la sospensione di Tortosa, ha twittato compulsamente: "Abbiamo fatto presto e bene".

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