"Esprimo la mia vicinanza a Matteo Salvini la cui assurda ed inconsistente vicenda giudiziaria non potrà che avere un esito a Lui favorevole". Silvio Berlusconi esprime così il suo pensiero sulla decisione della procura di Agrigento di iscrivere al registro degli indagati Matteo Salvini e il suo capo di gabinetto per la vicenda della nave Diciotti.
I fatti sono ormai noti. Ieri mattina Luigi Patronaggio è andato a Roma per interrogare i funzionari del Viminale sulla nave Diciotti, rimasta per cinque giorni ormeggiata al porto di Catania in attesa che si sbloccasse l'impasse politica. In serata, poi, la doccia gelata per Matteo Salvini: il pm ha deciso di indagarlo e di passare il fascicolo al Tribunale dei Ministri, l'unico competente in materia. Bene. Oggi il Pd ha chiesto a Di Maio di non usare una "doppia morale" e di chiedere anche per il leghista le dimissioni, così come Luigino fece per Alfano. Il grillino, però, si è schierato al fianco del collega di governo, anche se ha preso le distanze dagli affondi di Salvini contro il pm e i giudici.
Ieri sera da Pinzolo il ministro dell'Interno è stato durissimo. Nel suo comizio si è rivolto al pm di Agrigento dicendo di essere pronto a farsi arrestare, poi ha criticato quei giudici che indagano chi "difende i confini della Patria" ma non muovono un dito "per il crollo del ponte di Genova". Infine, rivolgendosi a tutti i magistrati "schierati", ha chiesto che chi intende far politica si "iscriva al Pd" e non la faccia dagli uffici delle Procura.
E così oggi anche Berlusconi ha
espresso la sua solidarietà al leader della Lega. "Ancora una volta l'autorità giudiziaria è intervenuta su una vicenda esclusivamente politica su cui non dovrebbe minimamente interferire", ha detto il leader di Forza Italia.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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