Diciotti, Trenta difende Salvini: "Sequestro dei migranti? Fatto dall'Ue"

L'affondo del ministro della Difesa: "L'Europa non ha compreso le nostre richieste". E sulle Ong: "Erano fattore attrattivo"

Diciotti, Trenta difende Salvini: "Sequestro dei migranti? Fatto dall'Ue"

Il ministro Trenta difende Matteo Salvini. E lo fa sul caso Diciotti, dopo le tante polemiche e i duri scontri. Soprattutto con l’Europa.

È proprio a Bruxelles che il titolare della Difesa guarda quando fa riferimento a chi avrebbe “tenuto in ostaggio” i migranti della nave della Guardia costiera. “Il caso Diciotti non è quello che è stato presentato – dice la Trenta ad Agorà su Rai3 - È stata presa una posizione forte del governo sui migranti, che erano assistiti e mai lasciati soli. Se qualcuno li ha sequestrati è stata l'Europa, non noi, che non ha compreso la richiesta che stavamo facendo".

Come noto il ministro dell’Interno è finito sotto indagine dopo che la procura della Repubblica di Agrigento, guidata dal pm Luigi Patronaggio, ha messo nero su bianco alcune ipotesi di reato che sarebbero stati commessi durante la gestione del caso Diciotti. Ma se Salvini ha già risposto ai pm, dicendosi pronto a farsi indagare, ora è la Trenta a prendere una posizione molto netta nei confronti dell’Europa che ha rispedito al mittente la richiesta dell’Italia di redistribuire gli oltre 170 immigrati.

Per la Trenta, comunque, guardando “i dati attuali e quelli del passato” il lavoro svolto dal governo sul campo dell’immigrazione è da considerarsi positivo e dai “risultati innegabili”. Così come “positivo” è il "non avere più Ong nel Mediterraneo perché erano un fattore di attrazione”. Ma, sottolinea il ministro, "per risolvere le morti nel Mediterraneo non è nel Mediterraneo che bisogna agire, ma occorre fare come la missione Sophia Eunavfor Med che cerca di agire contro le reti dei trafficanti”.

L'Italia, almeno a sentire la Trenta, non sembra intenzionata ad abbandonare la sua partecipazione alle Missione Sophia. Certo, Salvini ha chiesto più volte di modificare i piani operativi per fare in modo che non tutti gli immigrati debbano sbarcare nel Belpaese. Ma a questo ci si sta lavorando.

“Sono andata in Europa – spiega la Trenta - a fare una proposta per individuare dei porti di sbarco facendoli ruotare perché non può essere solo l'Italia ad accogliere i migranti che arrivano". Ma in Europa "dicono il problema ce lo avete voi e quindi voi lo risolvete". E questo, conclude la Trenta, "non è il modo di risolverlo".

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