"Domani e dopo giorni di fuoco". Cresce l'allerta per gli incendi

Il termometro raggiungerà 45° in Sardegna e Sicilia. La Protezione Civile: "Fare la massima attenzione"

"Domani e dopo giorni di fuoco". Cresce l'allerta per gli incendi

È ancora guerra contro gli incendi al centro-sud. Le alte temperature e i venti forti rendono complicato il lavoro di chi deve spegnere i roghi, mentre sale l'allarme per i prossimi giorni, quando l'Italia sarà interessata da temperature elevatissime, che domani e mercoledì raggiungeranno i 45 gradi in Sicilia e Sardegna.

A lanciare l'allarme è il numero uno della Protezione Civile Fabrizio Curcio, che chiede la collaborazione di tutti per interrompere l'azione delle fiamme, che stanno divorando il territorio. «Sul fronte della lotta agli incendi boschivi abbiamo alle spalle giornate impegnative e drammatiche e le temperature che ci attendiamo nei prossimi giorni ci impongono la massima attenzione - ha spiegato -. Il Dipartimento, assieme a tutto il Servizio Nazionale e la flotta di Stato sono al lavoro senza sosta per contenere i roghi che stanno interessando il Centro-Sud. Squadre a terra e canadair sono fortemente impegnati in Calabria, regione dove purtroppo nei giorni scorsi abbiamo registrato due vittime». «Non faremo mancare il nostro supporto alle regioni maggiormente colpite da questi eventi e come sempre chiediamo ai cittadini la massima collaborazione e cautela - ha aggiunto -. È fondamentale evitare ogni comportamento che possa generare incendi e segnalare tempestivamente anche roghi di piccola entità».

In provincia di Reggio Calabria la situazione continua a essere preoccupante. Il fronte del fuoco su San Luca, nella Locride, avanza ed è molto vicino alle Foreste Vetuste nel Parco Nazionale dell'Aspromonte, da poco inserite nel patrimonio Unesco. Situazione critica pure nell'area Grecanica e ieri è tornato a bruciare anche il Vesuvio. A Torre del Greco (Napoli) le fiamme hanno prima avvolto alcune sterpaglie in via Ruggiero, poi spinte dal vento hanno coinvolto ampie zone di macchia mediterranea e due abitazioni sono state evacuate. Un altro incendio in Toscana, in località il Colle nel comune di Quarrata (Pistoia). Nessuna tregua poi per il basso Molise, con Montecilfone sotto assedio.

In Sicilia le fiamme hanno distrutto un'ampia porzione di vegetazione a Roccapalumba, vicino ad alcune abitazioni della frazione Regalgioffoli, e ci sono stati problemi a Poggioreale. Roghi anche nella parte occidentale dei Nebrodi e in Toscana nel comune di Quarrata (Pt). Le previsioni meteo dei prossimi giorni non annunciano nulla di buono. Anche il vescovo di Cefalù, monsignor Giuseppe Marciante, ha affrontato l'argomento: «Chi si macchia di tale reato si pone fuori dalla comunione della Chiesa in quanto ha commesso un crimine contro il Creatore mettendo a rischio la vita delle persone e la distruzione del bene ambientale prezioso per la sopravvivenza di tutte le sue creature».

La Coldiretti, invece, lancia l'allarme siccità spiegando che con l'arrivo del caldo africano il conto dei danni per l'agricoltura italiana rischia di salire oltre il miliardo. Luglio 2021, del resto, è stato il più caldo da quando sono iniziate le registrazioni in Europa e il terzo nel mondo e ora è in arrivo la settimana di fuoco.

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