La vaccinazione sarà utile anche per combattere il Long Covid, che colpisce in particolar modo le donne che già soffrono di allergie anche mesi dopo l'infezione. Lo rivela uno studio, pubblicato su «Clinical Infectious Diseases», coordinato da Maria Rescigno - prorettrice di Humanitas University e responsabile del laboratorio di Immunologia delle mucose e microbiota di Humanitas.
«Studiare il Long Covid è particolarmente complesso, non solo per la necessità di seguire in modo continuativo le persone nelle settimane e nei mesi dopo la fine dell'infezione, ma anche per l'eterogeneità delle sue manifestazioni - spiega Rescigno -. Non a caso il Long Covid viene definito genericamente come il perdurare di almeno un sintomo del Covid-19 - tra cui stanchezza estrema, mal di testa, nebbia cognitiva, perdita dell'olfatto e disturbi al sistema cardiovascolare e respiratorio - per almeno 4 settimane dai primi segnali dell'infezione».
Il risultato permette di ipotizzare il meccanismo di protezione del vaccino, come emerge anche da un altro recente studio sul Long Covid condotto in Humanitas da Marinos Kallikourdis e Gianluigi Condorelli e pubblicato su Circulation. «Il vaccino protegge dal Long Covid perché riduce la durata dell'infezione.
Se il virus è presente all'interno dell'organismo per meno tempo, c'è meno rischio che la risposta immunitaria e infiammatoria scatenata dalla sua presenza si cronicizzi e dia origine a sintomi che perdurano anche in assenza dell'agente scatenante iniziale».
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.