È destinata ad allargarsi ancora la rosa dei papabili del centrodestra per sfidare a Milano il sindaco Giuseppe Sala. Perché alle voci di reali o possibili rinunce, si aggiungono quotidianamente i nomi di altri candidati. Tutti, per la verità, con curriculum e pedigree di grande rispetto.
E così se nelle ultime ore la rinuncia del professor Andrea Farinet sembra da non doversi dare così per scontata, il nome nuovo che comincia a circolare è quello dell'avvocato Alessandro Munari. Professore, membro del consiglio di amministrazione del Giornale e della Pbf, sarebbe la nuova proposta arrivata sul tavolo del centrodestra che, rispettando le gerarchie territoriali, il leader della Lega Matteo Salvini sta guidando alla ricerca dell'accordo con il coordinatore nazionale di FI Antonio Tajani e i Fratelli d'Italia di Giorgia Meloni. «Ci sono tante persone in gamba e validissime nella rosa - le prime parole di Munari quando ieri è cominciata a girare la notizia di una sua discesa in campo - Forse Milano ha bisogno di una spinta, di un po' di dinamismo in più che una persona con esperienze trasversali potrebbe garantire». Affermazioni che sembrano ben più di un indizio. Soprattutto della volontà dell'avvocato di accettare l'offerta. «Il mio nome - conferma Munari - è girato tra, diciamo così, gli intellettuali del centrodestra e io credo di essere in una fase della vita in cui sarei entusiasta di potermi mettere a disposizione come civil servant». Una tradizione che a Milano per il centrodestra ha già visto i felici precedenti di grandi sindaci come Gabriele Albertini e Letizia Moratti. E, per la verità, anche di Sala, tenendo conto che il suo passaggio dall'impresa privata all'impegno pubblico è avvenuto proprio nell'amministrazione di centrodestra guidata dalla Moratti, fortemente voluta da Silvio Berlusconi alla guida di Milano.
Detto della novità Munari e della non più certa rinuncia di Farinet, il nome forte nella corsa alla candidatura continua a essere quello di Luca Bernardo, il responsabile del reparto (modello) di Pediatria dell'ospedale Fatebenefratelli. Un grande professionista di cui tutti, a destra e a sinistra, riconoscono le grandi doti. Tanto che a soffiare nelle vele di una sua candidatura c'è una bella fetta di società civile milanese pronta a superare qualunque steccato ideologico.
«Milano mi ha dato tanto e se posso restituire qualcosa in cambio lo faccio con il cuore» ha affermato nei giorni scorsi. La sfida è ancora apertissima e c'è da sperare che la competizione interna al centrodestra possa contribuire a far decollare la qualità della decisione finale.
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