E sull'Ucraina Zelensky attacca Orbán

A Oxford, tra Meloni e il nuovo premier inglese Starmer identità di vedute sui migranti

E sull'Ucraina Zelensky attacca Orbán
00:00 00:00

Sono Ucraina e immigrazione i due principali temi al centro del quarto vertice della Comunità politica europea, un format allargato voluto nel 2022 dal presidente francese Emmanuel Macron. Ospiti del neo premier britannico Keir Starmer al Blenhim Palace - una dimora storica che ha dato i natali a Winston Churchill e che è circondata dal verde della campagna inglese dell'Oxfordshire - si ritrovano oltre una quarantina di leader paneuropei. Da Macron a Olaf Scholz, passando per Giorgia Meloni e lo spagnolo Pedro Sanchez. Tutti, ovviamente, con un occhio a Strasburgo, dove Ursula von der Leyen per questo assente in Inghilterra è attesa alla prova della plenaria del Parlamento Ue per essere riconfermata presidente della Commissione Ue.

Sul tavolo del vertice c'è in primo luogo la guerra tra Mosca e Kiev. Ed è per questo che il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha deciso di partecipare personalmente. Per incassare l'assicurazione del nuovo premier laburista Starmer che il Regno Unito continuerà nella sua politica di sostegno alle ragioni di Kiev, con interventi militari e industriali. E per ribadire che Vladimir Putin ha «fallito» nel suo tentativo di dividere l'Europa e l'Occidente. La Russia, ha spiegato Zelensky, pur sacrificando «decine di migliaia di militari», non ha comunque ottenuto successi significativi nella sua «aggressione». E questo è accaduto grazie «al coraggio dei soldati ucraini» e al «sostegno» assicurato a Kiev dai suoi partner. Al momento, però, segni di de-escalation Zelensky dice di non vederli. Durante i lavori del vertice, poi, il presidente ucraino ha duramente criticato il premier ungherese Viktor Orbán, pur senza nominarlo. «Ognuno ha detto sceglie da solo come agire e quale eredità lasciare. Ma se qualcuno in Europa cerca di risolvere le questioni alle spalle degli altri o addirittura a spese di qualcun altro, se qualcuno vuole fare qualche viaggio nella capitale della guerra per promettere qualcosa contro i nostri interessi, allora perché dovremo prendere in considerazione una persona del genere?». Un chiaro riferimento al viaggio a sorpresa di Orbán a Mosca, seguito poi da una visita a Pechino da Xi Jinping e in California da Donald Trump. «Ue e Nato ha aggiunto Zelensky possono affrontare i problemi senza questa persona».

Meloni partecipa invece alla tavola rotonda dedicata al contrasto dell'immigrazione illegale, voluta congiuntamente da Roma e Londra e presieduta proprio da Italia e Albania, con cui abbiamo firmato un protocollo che prevede l'apertura in territorio albanese di due strutture che potranno ospitare fino a 36mila persone l'anno per le «procedure di frontiera e di rimpatrio». Un approccio che segue il cosiddetto «modello Ruanda» teorizzato dall'ex primo ministro britannico Rishi Sunak e che sembra interessare anche il suo successore laburista Starmer. Che ieri ha affrontato la questione sia in un incontro con il premier albanese Edi Rama, sia in un bilaterale con Meloni.

Con cui sul punto ha un'evidente comunanza di vedute, tanto dall'aver aperto i lavori de vertice dicendo che le nazioni europee dovrebbero «impostare una nuova strada contro l'immigrazione clandestina», unendo le risorse e «condividendo tattiche per chiudere le rotte del contrabbando» e «distruggere le organizzazioni criminali» che «gestiscono i traffici di esseri umani».

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica