Economista ed ex ministro del Lavoro nel governo Letta, Enrico Giovannini torna alla guida di un dicastero dopo cinque anni. Già responsabile statistiche per l’Ocse, è stato anche presidente dell'Istat dal 2009 al 2013, ma la sua carriera professionale inizia nel 1982 quando, all'età di 25 anni, entra per la prima volta come ricercatore di via Cesare Balbo.
Alla fine degli anni '80 abbandona temporaneamente l'Istat per andare a lavorare per l'Isco ( Istituto Nazionale per lo Studio della Congiuntura). Laureato in Economia e commercio all'Università Sapienza di Roma, dal 2002 insegna Statistica economica a Tor Vergata ed è membro del Club of Rome. Nel 2011, durante il governo Monti, per alcuni mesi è stato a capo della Commissione governativa incaricata di esaminare i redditi dei titolari di cariche pubbliche in sei principali Stati europei. Dal 2011 al 2013 è stato presidente della Conferenza degli statistici europei, della Commissione Economica per l’Europa delle Nazioni Unite. Sempre per l'Onu è statopresidente dello Statistical Advisory Board per il calcolo dell’Indice dello Sviluppo Umano. Tra gli altri incarichi di prestigio non va dimenticata la presidenza del Board del progetto “International Comparison Programme” condotto dalla Banca Mondiale per il calcolo delle parità dei poteri d’acquisto a livello mondiale. Nel 2013 viene chiamato da Giorgio Napolitano a far parte del gruppo dei saggi incaricato di avanzare proposte programmatiche in materia economico-sociale ed europea. L'anno successivo è stato nominato “Cavaliere di Gran Croce al Merito della Repubblica”.
Nell'ottobre del 2016 fonda l'Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile (AsviS). L’Alleanza, presieduta da Pierluigi Stefanini (presidente del Gruppo Unipol), riunisce oltre 270 istituzioni e associazioni della società civile e nel 2017 inaugura il suo primo Festival italiano dello sviluppo sostenibile che si compone di oltre 220 eventi a carattere nazionale. Un'attività che può rappresentare un vero e proprio biglietto da visita per il nuovo ministro dei Trasporti che sicuramente lavorerà d'intesa col nuovo dicastero per la Transizione ecologica, un tema tanto caro a Giovannini.
Basti pensare che nell'ultimo rapporto dell'ente si legge testualmente che “fin da maggio l’ASviS aveva indicato la transizione ecologica e digitale, la lotta alle diseguaglianze a partire da quelle di genere, la semplificazione amministrativa, l’investimento in conoscenza, la difesa e il miglioramento del capitale naturale come priorità delle politiche di rilancio. Questa impostazione si ritrova pienamente negli obiettivi dell’iniziativa Next Generation EU”.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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