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Effetto Grillo nei 5 Stelle: debiti per 300mila euro

Il compenso al fondatore per l'uso del blog scatena le richieste di consulenti e collaboratori

Effetto Grillo nei 5 Stelle: debiti per 300mila euro

Sarà un caso, o forse no, ma adesso i creditori bussano alla porta del M5s. Lo fanno proprio pochi giorni dopo il raggiungimento di un accordo economico tra il Movimento e il Blog di Beppe Grillo, con il Garante che dovrebbe ricevere 300mila euro per ospitare sul suo spazio online anche i post ufficiali del partito guidato da Giuseppe Conte. E, altra casualità sospetta, la somma delle richieste dei professionisti che non sono stati pagati dai Cinque Stelle ammonterebbe esattamente a 300mila euro, la stessa cifra pattuita con Grillo per la partnership tra il Blog e il M5s. Insomma, fornitori, analisti, esperti e professionisti pressano perché le loro fatture siano pagate.

La mossa sembra una reazione nei confronti del flusso di denaro che dovrebbe partire dal partito verso le casse della Srl che gestisce il sito di Grillo. Un do ut des per Conte, che punta a distendere i rapporti con il fondatore in cambio di un contratto che permetterebbe al Blog di ripianare i debiti accumulati dopo la pandemia. Ma l'accordo, ora, potrebbe rivelarsi un boomerang per l'ex premier. Con i creditori che bussano alla porta.

Tra di loro due professionisti che hanno segnato la vita dei Cinque stelle. Il notaio Valerio Tacchini, ex certificatore di tutte le votazioni su Rousseau e scappato dal Movimento dopo il divorzio burrascoso con Davide Casaleggio, grande amico di Tacchini. Lo storico notaio, dopo aver lavorato gratis per 15 anni, aveva già comunicato in estate la sua decisione di voler emettere la parcella per tutte le prestazioni professionali effettuate. Il fedelissimo di Casaleggio, solo qualche giorno fa, aveva detto all'Adnkronos di non aver ancora ricevuto un euro da Conte. E poi ci sarebbe l'avvocato Andrea Ciannavei, ancora vicinissimo a Beppe Grillo. Nel suo studio romano di Via Nomentana 257 i grillini avevano persino stabilito la loro sede ufficiale. Sempre nell'ufficio di Roma di Ciannavei è stato sottoscritto, a fine dicembre 2017, lo Statuto del M5s che consegnava le chiavi dei Cinque stelle all'allora capo politico Luigi Di Maio e alla piattaforma Rousseau di Davide Casaleggio. E non è casuale nemmeno il fatto che pochi giorni fa a denunciare i mancati obblighi dei Cinque stelle di Conte nei confronti dei creditori sia stata Enrica Sabatini, compagna di Casaleggio e socia di Rousseau. Infatti nemmeno il debito con la piattaforma pare sia stato ancora saldato, nonostante le voci di accordi tra le parti dopo la separazione tra il figlio del cofondatore e il M5s.

La maggior parte dei 300mila euro di debiti sono stati accumulati durante la gestione del reggente Vito Crimi, ma anche con Conte le casse languono. Pesa l'affitto per la prestigiosa nuova sede a due passi da Montecitorio, pesano le spese per il tour di Conte del settembre 2021. Ma incidono soprattutto i mancati versamenti dei parlamentari. «Pochissimi saranno rieletti e ormai quasi nessuno vuole versare più al partito», dice un deputato al Giornale.

Proprio per questo motivo, a pagare Grillo dovrebbero essere i gruppi parlamentari e non direttamente il M5s. Il Garante nel suo ultimo viaggio a Roma non a caso ha incontrato il tesoriere Claudio Cominardi. Intanto i creditori bussano alla porta di Conte.

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