di Giacomo Susca
Il gasdotto che collegherà l'Azerbaijan all'Italia, passando per il Salento, ora ha un altro ambizioso obiettivo: «trasportare» i ragazzi pugliesi a Londra per dare loro un'occasione di lavoro nel settore del turismo e promuovere le bellezze della regione. I No Tap possono stare tranquilli, nessuna ruspa strapperà alla terra natale i giovani virgulti come è avvenuto per gli ulivi secolari temporaneamente espiantati dai cantieri di Melendugno. Un'iniziativa positiva, in una terra in cui il tasso di disoccupazione giovanile sfiora il 50%, con un esercito di 350mila «neet», ovvero ventenni e trentenni che secondo le statistiche né studiano né lavorano. E invece il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, grida sui social al mercimonio di cervelli e di valori: «Vogliono comprare il consenso dei pugliesi, pensando in tal modo che dimenticheremo i danni che faranno al nostro turismo facendo passare un gasdotto sotto i bagnanti di una delle più belle e affollate spiagge della provincia di Lecce...» e via solleticando gli istinti «nimby» («Il Tap? Non nel mio giardino»).
Il «vergognoso» progetto denunciato da Emiliano è questo: «Tap Academy sta lanciando un master in International Hospitality Management», spiegano i promotori. «Le borse di studio coprono anche le spese di vitto, alloggio e trasferimenti. Sarà riconosciuto un rimborso spese per tutta la durata dello stage; 1.000 ore di formazione in 7 mesi, che includono lezioni frontali, seminari e uno stage in Italia o all'estero». Insomma, sembra un'opportunità da cogliere al volo per i tanti neolaureati rimasti a casa. Macché, il governatore democratico spera che il bando vada deserto, anzi di più, che le imprese boicottino l'operazione. «Mi auguro che nessun giovane salentino aderisca a questa offerta tradendo la sua terra e soprattutto che nessun operatore turistico intenda assumere coloro che parteciperanno a queste iniziative. Per un pugliese parteciparvi sarebbe un disonore ed un tradimento inaccettabile». Addirittura. Peccato che il post su Facebook, da strappa-like, si sia trasformato in un boomerang.
La maggior parte dei lettori (o degli elettori) condanna la presa di posizione da sinistra emotiva, e forse ha ragione chi replica così: «Sarà meglio l'immondizia sulle spiagge, le case abusive e gli operatori turistici improvvisati? Caro Emiliano, quante storie per un tubo!».
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