Entusiasmo alla Versiliana: pienone per l'esordio

Non solo lettori, ma anche curiosi e simpatizzanti. E i posti a sedere finiscono subito

Entusiasmo alla Versiliana: pienone per l'esordio

nostro inviato a Marina di Pietrasanta (Lu)

Quando Matteo Salvini entra al Caffè della Versiliana per l'incontro organizzato dal Giornale , capisce subito che l'aria è buona. Il pubblico l'accoglie con applausi e incitamenti e il leader della Lega si dirige subito tra la gente comune. Gli stringono le mani, lo fotografano, lo subissano di domande e suggerimenti, gli battono sulla spalla, come ad un vecchio amico. Lui si concede volentieri al bagno di folla: «Vengo tra di voi che siete più lontani dal palco, perché voglio sentire che avete da dirmi». Ed è tutto un «Bravo!», «Continua così».

È un animale politico, Salvini, e sa come muoversi. Anche quando l'intervista inizia lui continua il suo dialogo con la gente, guarda oltre le transenne dove si affollano i fan rimasti senza posti a sedere. Il suo cavallo di battaglia, al solito, è l'immigrazione. Scatena urla e applausi quando dice che «l'immigrato che arriva qui regolarmente è mio fratello, io sono contro gli irregolari, adesso clandestino non si può più dire. Nella Lega ne ho tanti di stranieri, tutti in regola, tutti che la pensano come me».

E infatti nel pubblico c'è anche chi ha la pelle scura. Ali, dal Bangladesh, lo guarda come si guarda un eroe. «Lui non ce l'ha con gli stranieri, ma con quelli che vengono in massa con i barconi e vengono accolti negli alberghi a 5 stelle. Io sono venuto 10 anni fa, con i flussi regolari. Ho trovato lavoro, ho avuto i documenti. Mio fratello lavora in Libia e dice che lì ha bisogno di 10 operai e non li trova».

Si spella le mani, Ali, quando Salvini ironizza: «Accogliere i profughi in casa mia? Forse uno potrei, nel mio bilocale. Gli altri dove li metto, in bagno, in cucina? Certo, se devo scegliere, preferisco ospitare quel pover uomo italiano di Avezzano che dorme in macchina perché non ha più un soldo».

Gli applausi si fanno sonanti quando scherza su Alfano, «nuovo tipo di uomo primitivo finora sconosciuto», quando attacca Renzi che «usa

l'abolizione delle tasse sulla prima casa come gli 80 euro, ma il su partito si spaccherà». E alla fine Salvini quasi non riesce ad uscire dal parco, troppi selfie da fare, troppe mani da stringere, troppi fan da gustarsi.

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