Questione di attimi. Lui, Gian Galeazzo Boschetti, imprenditore, è andato in giardino per telefonare. Lei, Claudia D'Antona, la sua compagna, torinese, è rimasta nel ristorante. Lui si è salvato, nascosto tutta la notte dietro un albero, lei è morta. E secondo alcune ricostruzioni, sarebbe stato proprio Boschetti a trovare il corpo della sua donna, orrendamente dilaniato dal machete. Adesso dal Piemonte arriva la voce accorata di Patrizia, la sorella minore di Claudia. «Sono preoccupata per lui, erano molto legati. Fino all'ultimo ha sperato che fosse viva». Invece l'hanno massacrata. «Vivevano a Dacca - prosegue Patrizia - e non percepivano pericoli, però pendevano le loro precauzioni. Giravano con l'autista, non salivano mai nemmeno sui taxi, il quartiere delle ambasciate, del resto, era considerato sicuro.
Claudia veniva in Italia 4-5 volte l'anno e trascorreva molto tempo nella casa di campagna di Callianetto». Laureata in legge, Claudia era volontaria della Croce verde, spesso metteva a disposizione la casa per i medici che venivano a curare la povera gente.
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