«È risultata positiva al Covid e, per non mettere a rischio le altre pazienti ricoverate del reparto di Ostetricia e ginecologia dell'ospedale Santissima Trinità di Cagliari, una donna ha dovuto partorire in una tensostruttura, all'esterno del presidio sanitario, ma per fortuna, sia la mamma che il bambino stanno bene».
Il direttore del presidio ospedaliero Unico di Cagliari, Sergio Marracini, non riesce a nascondere l'orgoglio per un team che ha saputo rispondere anche davanti a un momento in cui il sistema è messo così sotto pressione. Da alcuni giorni l'ospedale è al limite, le ambulanze hanno ricominciato a viaggiare senza sosta e i contagiati per covid sono in crescita spaventosa. Le direzioni di ATS Sardegna, dell'Azienda ospedaliera Brotzu e dell'Azienda ospedaliero universitaria di Cagliari stanno riorganizzando il sistema di emergenza-urgenza decidendo di destinare il pronto soccorso dell'ospedale Santissima Trinità prevalentemente ai pazienti Covid.
Ieri intanto si è festeggiata una storia a lieto fine. «Per fortuna tutto è andato per il meglio, ma i medici e il personale sanitario hanno davvero fatto un grande lavoro». «Avevamo già scelto le tende per far partorire pazienti positive, ma è stata la prima volta con temperature africane.
Nella tenda il caldo era al limite, siamo arrivati a 47 gradi, sono stati messi pinguini per cercare di dare sollievo ma il caldo era davvero forte. Poi, alle 17, dopo un paio d'ore, il bambino è nato tra la gioia di tutti».
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.