È l’ultima beffa della lunga, e speriamo terminata, stagione dei Bonus. Riguarda il bonus trasporti, l’ultima trovata del Ministro del lavoro Orlando.
Cosi la presentava a metà agosto: “Una misura importante per aiutare le famiglie, i lavoratori, gli studenti e gli anziani e incentivare l’utilizzo dei mezzi pubblici e quindi la transizione ecologica”.
Ma quale anziano passerebbe cinque ore in coda in piedi in fila?
La misura infatti, per come è stata concepita dal Ministro Orlando, sta generando solo code infinite nelle biglietterie di tutta italia, con i pendolari da ieri materialmente impazziti.
Perché il bonus è a sportello, cioè per chi arriva prima, e si può utilizzare solo durante il mese di erogazione.
Vediamo meglio.
Il bonus trasporti è un'erogazione di masismo 60 euro una tantum e ne hanno diritto i cittadini fino a 35mila euro lordi di reddito. Si può richiedere dal primo settembre fino a esaurimento fondi, in base all’ordine di arrivo delle domande. Si ottiene con Spid o una carta d'identità elettronica. Una volta ottenuto il bonus (si riceve un Qr code sul cellulare o il pc utilizzati per fare la procedura digitale) come si legge sul sito, bisogna utilizzarlo per l'acquisto dell'abbonamento mensile ai trasporti pubblici, entro al massimo un mese dal ricevimento del buono, anche se la decorrenza del titolo di viaggio può essere successiva. Ma quello che il Ministro Orlando non sa è che quasi nessuna compagnia ti fa a settembre un abbonamento per gennaio. Inoltre è vero che il bonus trasporti può essere richiesto solamente attraverso la piattaforma online del Ministero, ma questo rappresenta soltanto una parte dell’iter necessario per ottenere lo sconto. Il voucher generato (qr code), infatti, deve poi essere consegnato al gestore dell’abbonamento che lo accetterà come mezzo di pagamento totale o parziale.
Il problema come abbiamo detto è che questo voucher ha una durata limitata. Il periodo di validità di un buono è soltanto di un mese dall’emissione, anche se si effettua un acquisto di un abbonamento annuale o mensile che parte dal mese successivo.
La piattaforma del ministero è stata ufficialmente aperta il primo di settembre. È molto probabile, dunque, che molti dei richiedenti abbiano ottenuto il voucher fin da subito e che tali file si sono verificate proprio per ottenere lo sconto sull’abbonamento poco prima della scadenza dello stesso. In altre parole, molti possessori del buono si sono fiondati agli uffici delle società di trasporto pubblico proprio negli ultimi giorni di validità dello stesso bonus trasporti, creando non pochi disagi.
Atac a Roma ad esempio non permette di effettuare abbonamento di ottobre se non scade prima quello di settembre. E cosi per quello annuale. Risultato? Chi ha riscosso voucher a settembre non potrà utilizzarlo pr abbonamento ai mezzi pubblici romani.
La stessa Trenitalia non consente di emetterlo online, ma solo presso le biglietterie. E cosi da ieri tutte le principali stazioni ferroviarie d’Italia sono prese d’assalto, con utenti che postano sui social video di code chilometriche di ore e ore. E che arrabbiati scrivono di avervi dovuto rinunciare non avendo più tempo per la coda. A Bologna e ad Ancona gli sportelli del trasporto pubblico comunale hanno prolungato apertura di un’ora, ma non è bastato. Code a Cagliari e Palermo.
Sul giornale di Como leggiamo “Anche oggi il bonus trasporti mette in crisi le biglietterie. Code fin da stamane agli sportelli di Asf in piazza Matteotti ed anche alle Nord di via Manzoni. Lo strumento deciso dal Governo, infatti, sta causando – per ammissione degli stessi operatori – disagi per l’acquisizione dei codici di sconto per effettuare lo sconto per gli abbonamenti. Ogni operazione, senza intoppi, comporta un tempo-medio di 8/10 minuti. Ogni operatore, infatti, è costretto ad inserire i dati manualmente nonostante il bonus già rilasciato. E poi deve procedere alla registrazione dell’utente. Chiaramente il metodo risulta troppo lento e macchinoso”.
Sul giornale di Trani invece: “L’operazione di emissione del bonus ha impegnato lo sportello per circa dieci minuti a persona in quanto le operatrici allo sportello hanno dovuto inserire a mano il codice alfanumerico per impossibilità di leggere il codice QR. Una operatrice dettava e l’altra scriveva, inserendo manualmente i dati e procedere poi alla registrazione dell’utente. Un procedimento farraginoso nel quale si intrecciavano anche utenti anziani che chiedevano di poter saltare la fila per acquistare biglietti senza passare dalle biglietterie automatiche o dal bar all’esterno della stazione. Una fotografia dei tempi: tagliare costi su spese fisse e necessarie è una boccata d’ossigeno per tutti, anche a costo di scontrarsi con la macchinosa burocrazia”.
In tutto questo il Ministro Orlando dopo la propaganda che si è fatto per questo ennesimo bonus, oggi di fronte alla disorganizzazione tace.
Eppure è ancora Ministro per gli affari correnti. Gli basterebbe emettere una circolare urgente per prolungare l’utilizzo oltre il mese di erogazione. Ma c’è il congresso del Pd in corso.
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