
Con i familiari degli anziani che assisteva si fingeva un'operatrice sanitaria esperta o un'infermiera specializzata, invece gli avrebbe somministrato dosi massicce di tranquillanti, anche 100 gocce di Xanax in un solo giorno, fino a provocare la morte di almeno uno di loro. Ma ci sono altri tre decessi sospetti per i quali è indagata Paola Pettinà, 46 anni, di Sandrigo, in provincia di Vicenza, sospettata anche di cinque tentati omicidi, compreso quello del suo compagno, che avrebbe tentato di avvelenare facendogli credere di assumere un multivitaminico. Anche la madre dell'uomo sarebbe morta in circostanze misteriose.
È lungo l'elenco delle accuse, a cominciare dall'omicidio volontario aggravato, contestate alla finta badante arrestata mercoledì dai carabinieri su disposizione del gip di Vicenza. La vicenda, che riguarda fatti avvenuti tra il 2022 e il 2024, nasce a Breganze dopo la denuncia dei familiari di una vittima Imelda Stevan, di 81 anni. Le indagini portano gli investigatori ad ipotizzare che dietro anche ad altri decessi di anziani ci possa essere la mano della 46enne, indicata come un vero e proprio «angelo della morte», anche se non è ancora chiaro il perché lo avrebbe fatto. «L'abbiamo portata in ospedale tre volte, non sapevamo cosa avesse, era spenta», dicono i familiari dell'anziana deceduta dopo essere stata assistita dalla Pettinà. I pm vogliono fare luce su almeno altri quattro casi di morti sospette, oltre ai cinque tentati omicidi. La badante, accusata anche di spaccio di autoriciclaggio e rapina aggravata - perché almeno in un caso ha derubato un'anziana e rivenduto oro e gioielli - venerdì si è avvalsa della facoltà di non rispondere davanti al gip. Si sarebbe limitata a dire ai carabinieri, al momento dell'arresto, che forse aveva esagerato con le benzodiazepine: «Vedevo gli anziani agitati, non volevo far loro del male». Per il gip che ha firmato l'ordinanza di custodia cautelare, 77 pagine con un lungo elenco di accuse pesantissime, c'è il pericolo che la Pettinà possa reiterare i reati. «È radicalmente adusa alla menzogna», scrive.
Dalle indagini dei carabinieri emergerebbe che la donna somministrava alle persone che assisteva dosi massicce di farmaci, un mix di Tavor, Xanax e Lorazepam, facendo finire gli anziani in stato di semi incoscienza. Quantità che portavano gli anziani ad avere gravi problemi di salute, quali torpore, stordimento, difficoltà a reggersi in piedi, fino a vere e proprie overdosi che rendevano necessario il ricovero in ospedale. Nel peggiore dei casi, quello di Imelda Stevan, portavano alla morte. Un omicidio volontario, per i pm, decisi a formulare l'ipotesi più grave per il fatto che la badante non poteva non essere consapevole che quel quantitativo di benzodiazepine fosse letale. Pettinà riusciva a procurarsi moltissime scatole di medicinali anche non prescritti tramite fotocopie di ricette in bianco, assicurando di avere in casa gli originali.
L'indagine potrebbe ora allargarsi al fronte delle farmacie: se venisse accertato che i farmacisti abbiano venduto grandi quantità di tranquillanti in spregio alla normativa, potrebbero rischiare l'accusa di spaccio di droga.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.