La famiglia di Soumahoro oggi dal gip. Nel mirino le fatture per spedire soldi all'estero

Davanti al giudice suocera, moglie e cognato e tutto il cda di Jambo Africa

La famiglia di Soumahoro oggi dal gip. Nel mirino le fatture per spedire soldi all'estero

Saranno ascoltati questa mattina dal giudice di Latina Giuseppe Molfese Marie Therese Mukamitsindo, Liliane Murekatete e Michel Rukundo, indagati per le vicende legate alla gestione dell'accoglienza dei migranti attraverso le cooperative Karibu e Aid. Si tratta rispettivamente della suocera, della moglie e del cognato del deputato di Si Aboubakar Soumahoro.

I tre saranno chiamati a rispondere circa il loro coinvolgimento nelle vicende che ruotano attorno alle cooperative e al giro di presunte false fatturazioni contestate dalla Procura del capoluogo pontino. L'indagine e il correlato procedimento penale ricostruiscono, secondo quanto si legge nell'ordinanza, «un collaudato sistema fraudolento fondato sull'emissione e l'utilizzo di fatture per operazioni soggettivamente e oggettivamente inesistenti e altri costi inesistenti adoperati dalla Karibu nelle dichiarazioni relative agli anni 2015-2016- 2017- 2018 e 2019 non solo con la specifica finalità evasiva ma per giustificare in sede di rendicontazione la richiesta di finanziamenti alla Direzione centrale del sistema di protezione dei richiedenti asilo e rifugiati».

Gli indagati dovranno anche chiarire tutta una serie di situazioni che sono emerse durante le indagini, in particolare la mole di fatture che secondo la Guardia di finanza non hanno giustificazione e che sarebbero servite per inviare soldi all'estero, soprattutto in Ruanda. Liliane Murekatete, difesa dall'avvocato Lorenzo Borrè, ha fatto sapere già nei giorni scorsi di essere «totalmente estranea ai fatti contestati» e dunque di poter chiarire la propria posizione. Oggi ne avrà la prima occasione. Oltre ai componenti del consiglio di amministrazione di Karibu, davanti al gip andranno oggi Richard Mutangana, Ghislaine Ada Ndongo e Christine Ndyanabo Koburangyira in qualità di legali rappresentanti dell'associazione di promozione sociale Jambo Africa. A loro viene contestato di aver emesso fatture per servizi inesistenti utilizzate poi da Karibu.

Ricordiamo che nei giorni scorsi la Procura di Latina ha applicato nei confronti del consiglio di amministrazione della cooperativa Karibu la misura cautelare interdittiva del divieto di contrattare, per un anno, con la pubblica amministrazione e di esercitare per lo stesso periodo imprese e uffici direttivi di persone giuridiche. Inoltre è stato applicato un sequestro preventivo pari a oltre 639mila euro nei confronti di Marie Therese Mukamitsindo e di oltre 13 mila euro nei confronti di Liliane Murekatete e Michel Rukundo.

Le indagini della procura su questo filone, affidato alla Guardia di finanza di Latina, sono ancora in corso.

In particolare gli investigatori delle Fiamme gialle stanno ora passando al setaccio anche i bilanci degli ultimi due esercizi, 2020 e 2021. Dunque il vaso di Pandora sull'attività di Karibu e Aid potrebbe riservare ancora sorprese.

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