Ci mancava solo il sottosegretario all'Istruzione che non può andare nelle scuole. Non ci sono le condizioni o si rischiano strumentalizzazioni, la sostanza non cambia. Certo, nella prima espressione nessuno accusa nessuno e nella seconda chi parla indica nell'avversario il colpevole potenziale. Infatti «mancanza delle condizione», lo dice Davide Faraone, giovane ma già scafato esponente del Pd e sottosegretario all'Istruzione. E «rischio di strumentalizzazioni» lo dicono gli studenti che stanno occupando il liceo Virgilio di Roma, dove Faraone era atteso venerdì scorso proprio nella sua veste di rappresentante del governo. Ma dove all'ultimo momento ha preferito non andare perché, tradotto dal politichese in italiano, non era aria.
E il motivo è presto detto.
Nei giorni precedenti il quotidiano La Stampa aveva pubblicato in prima pagina una lettera aperta del sottosegretario che ricordava le sue «okkupazioni», quando scopriva la passione politica e «il sesso nei sacchi a pelo». Le reazioni di insegnanti, genitori e studenti contrari all'autogestione didattica non si erano fatte attendere. E quindi la visita è saltata.
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