Farmacista trovata morta. E lo zio si getta dal ponte

Il corpo di Serena rinvenuto nella sua abitazione. Poi il suicidio del parente. Indagano i carabinieri

Farmacista trovata morta. E lo zio si getta dal ponte

Allegra, sorridente e innamorata del suo bambino. Mistero a Castelfranco Veneto, in provincia di Treviso, dove una farmacista di 37 anni è stata trovata senza vita nel suo appartamento. Poche ore dopo lo zio della donna si è suicidato.

Un duplice caso sul quale stanno indagando i carabinieri del nucleo operativo di Treviso e della compagnia di Castelfranco Veneto, coordinati dal tenente colonnello Giovanni Mura. È stato il compagno di Serena Fasan mercoledì alle 18.30 a fare la macabra scoperta. L'uomo era stato contattato dai suoceri. Serena lavorava come dipendente nella farmacia «La Fonte della Salute» di Castelfranco e avrebbe dovuto raggiungerli nella loro abitazione. La stavano aspettando da un po' e non vedendola arrivare e non riuscendo al tempo stesso a mettersi in contatto con lei, il padre e la madre hanno chiesto al compagno Matte Piva di rincasare e andare a vedere che fine avesse fatto la figlia. Quando lui ha aperto la porta di casa, si è trovato davanti il cadavere di Serena.

La 37enne giaceva a terra nel soggiorno, con accanto il cellulare con cui forse aveva cercato di chiedere aiuto. Nella stanza adiacente dormiva il figlioletto Ettore, di due anni, che fortunatamente non si è accorto di nulla.

Subito l'uomo si è dato da fare per rianimarla e ha lanciato l'allarme. Ma ogni tentativo dei soccorritori di fare qualcosa è risultato vano. Le cause del decesso sono ancora oscure e sarà soltanto l'autopsia a chiarire cosa abbia ucciso Serena. Sembrerebbe che sia morta per cause naturali, ma si indaga al momento a 360 gradi.

Sul collo aveva diversi segni, anche se l'esame esterno, condotto dal medico legale Alberto Furlanetto, escluderebbe una pressione esercitata da qualcuno nel tentativo di strangolarla. Potrebbero essere invece segni compatibili con un tentativo di rianimarla. Il pubblico ministero Mara De Donà ha aperto un fascicolo al momento contro ignoti per permettere l'esecuzione degli esami autoptici. Accertamenti verranno condotti anche sullo smartphone della farmacista. Ma l'appartamento non è stato trovato in disordine e non ci sono segni di effrazione sulla porta. Per questo i carabinieri al momento non prendono in alcuna considerazione l'ipotesi che Serena sia stata uccisa in seguito a un tentativo di rapina finito male. In casa, poi, non sono state trovate sostanze che possa far ipotizzare che la donna abbia scelto di suicidarsi.

Serena amava la vita e il piccolo Ettore, che aveva compiuto due anni lo scorso dicembre. «Buon compleanno amore mio, sei la gioia di mamma e papà» scriveva lei sui suoi profili social, postando foto in cui lo guarda spensierata.

C'è però un particolare inquietante o una tragica fatalità in questa vicenda dolorosissima. Simone Fasan, 55enne, lo zio di Serena, si è tolto la vita a poche ore dalla notizia della morte della nipote gettandosi nel vuoto dal ponte sul torrente Astego noto come «ponte maledetto» a causa dei suicidi. Ha parcheggiato l'auto davanti a un ristorante nei pressi di Pieve del Grappa e si è lanciato.

I familiari, preoccupati dal fatto che non riuscivano più a contattarlo, hanno chiesto aiuto ai carabinieri che hanno recuperato il corpo alle 2 di giovedì.

Si pensa che si sia tolto la vita per il dolore, dopo aver appreso della morte della nipote. Ma se gli esami sul cadavere di Serena dovessero escludere la morte naturale, lo zio diventerebbe il principale sospettato.

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