Ferragosto in bianco ma senza sorrisi. Record di casi da tre mesi e 45 decessi

Troppi ricoveri: Sicilia e Sardegna rischiano il giallo dal 23. Iss: "Il vaccino protegge al 97% contro la morte, correte a farlo"

Un Ferragosto con l'Italia tutta bianca. Ma anche con un'Italia che guarda accigliata i numeri, che non promettono nulla di buono.

Partiamo dal bollettino di ieri. Che reca alcune cattive notizie. Prima di tutto il numero dei nuovi contagi, che fa registrate il record degli ultimi tre mesi: i 7.409 nuovi contagi, infatti non si raggiungevano dal 14 maggio, quando furono 7.567. L'indice di contagio, rispetto ai 225.846 tamponi refertati ieri, è del 3,28 per cento. Cresce anche l'incidenza, con 44.120 nuovi casi negli ultimi sette giorni, che raggiunge i 74,45 casi ogni 100mila abitanti.

Altro dato angosciante quello relativo ai morti, che ieri sono stati 45, un numero che non si raggiungeva dal 25 giugno (56). La media settimanale passa da 20 a 27,43.

E gli ospedali? Continuano ad affollarsi di pazienti Covid, anche se siamo ancora molto lontani da livelli di emergenza. Ieri erano 3.402 gli ospedalizzati totali (il giorno precedente 3.327, sette giorni fa 2.726), 3.033 i ricoverati in area critica (2.975 e 2.449), 369 i pazienti in terapia intensiva (355 e 277). Attualmente la percentuale di occupazione dei posti letto in area non critica da parte dei pazienti Covid-19 è del 5,40 per cento, con Sicilia (13,82) e Calabria (12,80) piuttosto vicine al tetto del 15 per cento fissato con porta di accesso alla zona gialla e Campania (7,91), Sardegna (7,99) e Lazio (7,26) ben sopra la media. In terapia intensiva l'occupazione è del 4,24 per cento, con la Sardegna (11,27) già oltre il livello di allarme del 10 e Sicilia (8,61) e Lazio (7,21) che preoccupano.

Ieri è stato anche il giorno del tradizionale report settimanale dell'Iss. Che registra una diminuzione dell'Rt medio nel periodo 21 luglio-3 agosto a 1,27, comunque al di sopra della soglia epidemica, 18 regioni a rischio epidemico moderato (le altre 3 a rischio basso), e un aumento dei nuovi casi non associati a catene di trasmissione nella settimana dal 2 all'8 agosto (15.026 contro i 12.683 della settimana precedente), accompagnato da un aumento dei casi rilevati attraverso l'attività di tracciamento (dal 30 al 32 per cento) e dei casi rilevati attraverso la comparsa dei sintomi (dal 46 al 47 per cento). Ma quel che più conta è che la doppia dose di vaccini anti-Covid raggiunge un'efficacia del 96,8 per cento contro la mortalità e una sola dose l'82,26 per cento. Per i ricoveri in terapia intensiva, il ciclo completo ha una efficacia del 97,2 per cento, una dose dell'89,4.

Ciò che porta al monito di Giovanni Rezza, direttore della prevenzione del ministero della Salute: «Dato che c'è un'ampia circolazione di varianti maggiormente trasmissibili come la variante Delta, e dato anche il periodo estivo che comporta molte aggregazioni è bene continuare a mantenere dei comportamenti prudenti anche in vista del prossimo settembre e correre a vaccinarsi».

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