Dopo Cesare Battisti sia il turno di Alessio Casimirri. A scriverlo in una lettera indirizzata al governo è Beppe Fioroni, ex presidente della Commissione parlamentare d'inchiesta sulla strage di via Fani.
Casimirri è l'unico latitante e testimone del sequestro del democristiano Aldo Moro a non essere mai stato in carcere, nonostante abbia alle spalle 6 ergastoli per i gravi crimini commessi negli anni del terrorismo. La missiva di Fioroni inviata al premier Giuseppe Conte, ai due vicepremier Luigi Di Maio e Matteo Salvini e ai ministri Enzo Moavero Milanesi (Esteri) e Alfonso Bonafede (Giustizia) ha lo scopo di "richiamare la Loro attenzione su un'altra vicenda di non minore gravità, che ho avuto modo di affrontare in quanto Presidente della Commissione parlamentare di inchiesta sul rapimento e sulla morte di Aldo Moro".
Casimirri, nome di battaglia "Camillo", è il figlio di Luciano, ex numero due dell'ufficio stampa dell'Osservatore Romano e della sala stampa Vaticana e di Maria Ermanzia Labella, una cittadina dello Stato Pontificio. Lo storico ed ex deputato Miguel Gotor, ricorda l'HuffPost, nella voce "Cristiani d'Italia" dell'Enciclopedia Treccani ipotizza che Casimirri abbia avuto un "salvacondotto" per via della trattativa che il Vaticano aveva avviato per liberare Moro. Ora il terrorista si troverebbe in Nicaragua, Paese che lo protegge a partire dalla metà degli anni '80, ossia da quando i sandinisti di Daniel Ortega gli hanno concesso la cittadinanza nicaraguense. Il Paese, tutt'ora guidato da Ortega, versa in condizioni drammatiche ed è scosso dalla repressione delle opposizioni da parte delle milizie sandiste chehanno ucciso oltre 300 persone, tra cui molti esponenti della Chiesa cattolica. Dal momento che la figlia di Casimirri, Valeria, guiderebbe la Gioventù sandinista nelle manifestazioni di piazza contro l'opposizione, pare assai difficile che il Nicaragua conceda l'estradizione del padre. Ma nonoostante questo Fioroni torna "a sollecitare il più grande impegno al fine di sollevare con la massima forza, sia nell'ambito dei rapporti con il Nicaragua sia in ambito multilaterale, la questione della estradizione di Casimirri e al fine di svolgere tutte le attività di polizia eventualmente necessarie ad ottenere la cattura del latitante". Nella missiva Fioroni sottolinea anche "la costante e ripetuta protezione nel nostro Paese, di cui Casimirri poté godere in molte fasi della sua vita, con modalità e intensità diverse ed in molteplici ambiti".
"Protezioni - conclude il parlamentare del Pd - che possono essere fondate su elementi familistici, ma non escludono, alla luce dei comportamenti posti in essere da soggetti diversi, elementi di collaborazione, più o meno ufficiale, con strutture dello Stato".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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