"Un fischio e le urla, non si fermava mai"

I racconti delle persone che hanno assistito all'incidente: «Correvano tutti»

"Un fischio e le urla, non si fermava mai"

Venezia «Tutti gridavano e correvano, non sapevo cosa fare». Sono gli attimi di paura raccontati da chi in diretta, ieri mattina, si è trovato ad assistere allo schianto tra la nave «Opera Msc Crociere» e il battello da turismo lungo il canale della Giudecca. La lamiera che si schianta sulla banchina, la sirena della nave che rimbomba per mettersi in salvo, le urla delle persone, i turisti in fuga, il pianto di chi crolla e quel bisonte del mare che avanza, non si arresta e travolge tutto.

«Quando abbiamo visto la nave che stava avanzando tutti hanno iniziato a gridare, tutti correvano ha raccontato un marinaio a bordo del battello eravamo nella zona reception, non sapevo cosa fare, mi sono allontanato facendo un salto per scendere sulla riva. Queste navi non dovrebbero avere il permesso di passare qui. Ci sono piccole imbarcazioni, persone che navigano, le grandi navi possono perdere il controllo e questo non va bene». La conversazione tra la sala operativa della Capitaneria di Porto e il ponte di comando della Msc Crociere dura pochi minuti. Quanto basta per far capire la situazione. «È il pilota che parla. Al momento siamo sulla nave con la prua preminentemente appoggiata al 29, abbiamo il rimorchiatore di prua che ha rotto il cavo e in assistenza al River Countess il battello ndr - che è sul nostro fianco sinistro. A poppa abbiamo sempre mantenuto il rimorchiatore con il cavo e siamo fermi. Presumibilmente c'è stata una perdita dei comandi, abbiamo attivato tutte le procedure possibili per evitare quello che alla fine poi è successo, cioè l'impatto». Una frazione di secondo. E poi l'ordine di dar fondo alle due ancore, di agguantarle, il tempo di mettere i rimorchiatori di prua «in forza ad allargare lato opposto al 29, e quello di poppa in frenata a tutta forza per fermare l'abbrivio della nave, ma dal ponte non abbiamo compreso bene cosa sia successo».

Difficile capirlo in quegli attimi. «Due persone si sono buttate in acqua», dice un testimone. «Il traghetto stava facendo scendere i suoi passeggeri ha raccontato un giovane a Venezia Today - quando la nave ha dato il segnale di allarme, un fischio lungo. Grazie a Dio le funi del traghetto sono saltate e il natante non è rimasto schiacciato dalla nave. Due persone si sono buttate in acqua, il traghetto è stato travolto a prua, insieme a trenta metri di banchina». Una delle donne ferite ha raccontato così gli attimi di grande paura: «La nave stava venendo incontro a noi, non si girava. Continuava a venire avanti, avanti noi pensavamo che ad un certo punto si sarebbe girata. Ma non è stato così». Anche altri testimoni a terra raccontano choccati l'incidente.

«La nave è passata molto vicina alla mia finestra. Ci sono stati due colpi, il secondo è stato il più forte. Ero in una delle camere basse, vicino all'acqua e ho pensato che la nave stesse per entrare nella mia stanza».

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