Matteo Salvini prova a studiare nuove strategie per rimettere in moto l'economia e soprattutto per riportare ossigeno nelle casse dello Stato schicciate dalla procedura Ue per debito. Il leader della Lega, ospite a Porta a Porta su Rai Uno, di fatto lancia una proposta: una tassa sulle cassette di sicurezza per rimettere in giro tutti quei capitali fermi. "In Italia ci sono decine, forse centinaia di miliardi fermi nelle cassette di sicurezza. Noi possiamo rimetterli in circuito. Posso farmi pagare un’imposta, se sono soldi frutto di guadagni lecitamente ottenuti, e consentire di usarli nuovamente? Sono soldi nascosti, ma l’Italia è piena di soldi tenuti sotto il materasso", ha affermato nel salotto di Bruno Vespa. Di fatto la proposta del Carroccio servirebbe, secondo Salvini, a far emergere risparmi "nascosti".
A questo punto il vicepremier esplicita ancora di più il suo piano: "Non parlo di soldi all’estero - ha aggiunto - se qualcuno ce li ha portati sono affari suoi, ma mi dicono che ci sono centinaia di miliardi in cassette di sicurezza, fermi. Potremmo metterli in circuito per gli investimenti. Si potrebbe far pagare un’imposta e ridare il diritto di utilizzarli". Insomma quello che sta studiando la Lega sarebbe una strategia per "risvegliare" quei risparmi dormienti che di fatto potrebbero mettere nuovamente in moto l'economia con nuovi consumi. La proposta di Salvini però è stata già bocciata dal Pd che va all'attacco con il deputato dem, Luigi Marattin: "L’avevamo detto che sarebbero arrivati a toccare i risparmi degli italiani. Certo, non ci aspettavamo così presto.
Irresponsabili". L'idea del leader del Carroccio accende il dibattito politico. La nuova imposta farà certamente discutere. Ma bisogna capire quale possa essere il gettito che la stessa tassa potrebbe procurare alle casse dello Stato.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.