Terminata la prima fase per la nomina dei commissari europei con la proposta da parte dei ventisette stati membri dei profili che dovranno comporre la Commissione Ursula 2.0 si è aperta una nuova delicata fase per definire le deleghe. L'11 settembre è prevista la conferenza dei capogruppo all'europarlamento e in quell'occasione Ursula Von der Leyen dovrebbe indicare le sue proposte. L'Italia è in prima fila per ottenere una delega di peso in ambito economico e Raffaele Fitto ambisce al Bilancio o alla Coesione uniti a una vicepresidenza esecutiva e al coordinamento del Pnrr. A puntare su un portafoglio economico di primo piano è anche la Francia che ha indicato il commissario uscente Thierry Breton così come la Polonia con Piotr Serafin che potrebbe ambire anche al nuovo commissario alla difesa. Altra delega considerata strategica è il Green Deal europeo a cui ambisce la Spagna con il ministro per la transizione ecologica del governo Sanchez Teresa Ribera. Già assegnata, oltre ovviamente la presidenza della Commissione alla Germania con Ursula Von der Leyen, la casella di alto rappresentante per la politica estera all'estone Kaja Kallas. La rivista Euronews ha diviso in sei gruppi i commissari inserendo nel primo gruppo, oltre alla presidenza e agli esteri, il dipartimento antitrust e il commissario che coordina le politiche economiche nazionali. Nel secondo gruppo definito astri nascenti ci sono l'allagamento, la difesa, l'industria e il digitale mentre vengono considerate importanti anche le deleghe a energia, commercio, clima, migrazione e giustizia. Considerate deleghe con importanti risorse a disposizione sono quelle del quarto gruppo come agricoltura, coesione, bilancio, vicinato. Meno interessanti i portafogli di Affari interni, Ambiente, Fiscalità, Servizi finanziari, Salute e sicurezza alimentare, Occupazione e diritti sociali, Trasporti, Pesca poiché gran parte delle competenze rimangono in capo agli Stati membri mentre hanno un significato più evocativo che di reale peso le deleghe del sesto gruppo: alloggi, demografia, lungimiranza, Mediterraneo e stile di vita dell'Ue. Gli Stati più piccoli si dovranno accontentare di commissari con portafogli meno appetibili come Gestione delle crisi, cooperazione internazionale, ricerca, relazioni interistituzionali, risorse umane, istruzione e cultura.
Intanto ieri è stata depositata all'Autorità europea per i partiti politici la domanda di
costituzione dell'Alleanza della sinistra europea per i popoli e il pianeta a cui dovrebbe aderire Melenchon, un progetto che potrebbe creare problemi al M5S che aderisce a The Left e rischierebbe di rimanere isolato in Europa.
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