Foibe, assessore Fvg ai presidenti croato e sloveno: "Inginocchiatevi"

Assessore di Fratelli d'Italia si augura che i presidenti di Slovenia e Croazia imitino il gesto di Willy Brandt al ghetto di Varsavia mentre a Verona il sindaco minaccia di togliere la sede all'Anpi se continuerà nell'attività "riduzionista" sulle foibe

Foibe, assessore Fvg ai presidenti croato e sloveno: "Inginocchiatevi"

Le foibe continuano a scatenare ancora polemiche ad una settimana di distanza dalla Giornata del Ricordo che mira a "conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell'esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale".

Dopo le parole di Sergio Mattarella al presidente sloveno Borut Pahor ed a seguito delle polemiche sollevate dal premier croato, Andrej Plenkovic, e dal presidente sloveno, Borut Pahor, che hanno criticato un non comprenso discorso del presidente dell'Europarlamento Antonio Tajani in occasione del Giorno del Ricordo, in Friuli Venezia Giulia, il locale assessore della giunta guidata dal leghista Massimiliano Fedriga, l'imprenditore Fabio Scoccimarro, che per conto di Fratelli d'Italia guida l'assessorato all'Ambiente e all'energia della Regione Autonoma, ha detto che "chi deve chiedere scusa sono i governi dell'ex Jugoslavia, all'Italia, agli esuli e agli infoibati. Vorremo che i presidenti di Slovenia e Croazia imitassero il grande gesto di Willy Brandt a Varsavia, quando il cancelliere tedesco si inginocchiò davanti al memoriale del ghetto di Varsavia".

All'Assessore friulano Scoccimarro non sono evidentemente piaciuti i tentativi di ricucitura del Quirinale con i vicini croati e sloveni e su Tajani ha aggiunto: "va interpretato perché come diceva Almirante 'non vogliamo schierare i carri armati sul confine, ma nulla vieta di considerare Istria, Fiume e Dalmazia terre di cultura italiana'".

Scoccimarro, durante il suo intervento sull'emittente locale Telequattro, ha criticato anche quei politici "ignoranti o in mala fede" secondo i quali "foibe ed esodo non furono una pulizia etnica".

Come riporta Il Gazzettino, l'assessore del Fvg si è anche augurato che i manuali scolastici di Slovenia e Croazia riportino "in modo corretto e oggettivo" la tragedia del confine orientale d'Italia, "senza tacere sulla follia jugo-comunista che ha inghiottito centinaia di migliaia di persone d'ogni lingua e credo".

Infine Scoccimarro, che ha voluto sottolineare che mentre nessuno nega le vessazioni del fascismo in quelle terre si deve anche rifiutare "il giustificazionismo relativamente alle atrocità slavocomuniste", ha proposto, sulla falsariga di quanto fatto per gli ebrei deportati, di collocare in Venezia Giulia, Istria e Dalmazia, delle pietre d'inciampo per ricordate gli infoibati e le tutte del maresciallo Tito, per il quale ha rilanciato l'iniziativa recentemente ripresentata a livello nazionale dalla leader di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni, di togliere a Tito l'onorificenza della Repubblica come ormai Fratelli d'Italia chiede da anni.

Massimiliano Frediga, intanto, si è detto favorevole alla proposta di Fratelli d'Italia di abolire le pensioni agli ex partigiani complici dei titini tra il '43 e il '47 e alle loro famiglie, "se tecnicamente si può fare, se hanno commesso reati o collaborato alle stragi", ha sottolineato il Presidente del Friuli Venezia Giulia.

La polemica sulle foibe in queste ultime ore ha toccato anche Verona. Il sindaco scaligero di Centro-Destra, l'avvocato Federico Sboarina, ha negato l'utilizzo della sala comunale "Tommasoli" per un incontro dal titolo "Io ricordo... Tutto!", conferenza alla quale avrebbe dovuto partecipare la ricercatrice storica goriziana Alessandra Kersevan, che sulle foibe, a detta di diversi accademici italiani, ha quanto meno posizioni "controverse".

L'ufficio stampa del Comune di Verona ha fatto sapere che il provvedimento è stato attuato per una violazione delle norme amministrative, perchè la sala sarebbe stata prenotata per un'assemblea pubblica con oggetto un altro argomento. A rincarare la dose ha pensato il movimento politico di Forza Nuova commentando: "Richiedere uno spazio pubblico, omettendo ovviamente di precisare che l’ospite dell’incontro sarebbe stata la 'ricercatrice storica' Alessandra Kersevan, dà sufficientemente la misura di quanta cattiva fede animi quei sepolcri imbiancati, gente dalla doppia morale, che non arrendendosi all’evidenza storica - che ha purtroppo rivelato al mondo le indicibili atrocità inflitte ai nostri fratelli infoibati o esiliati -, hanno invocato il sequestro poliziesco di interi periodi storici, e oggi si stavano accingendo ad occupare spazi pubblici per i loro deliri. Si chiudessero ora in qualche scantinato maleodorante, come la loro sporchissima coscienza!".

Nei giorni scorsi lo stesso sindaco scaligero Sboarina aveva duramente ripreso l'Anpi, dicendo che un convegno da loro organizzato, con la partecipazione dello studioso Federico Tenta Montini, aveva una connotazione "riduzionista e giustificazionista della tragedia italiana ai nostri confini orientali" e per tale motivo il sindaco, arrabbiato per "la mossa di sporcare le celebrazioni del 'Giorno del Ricordo'" ha

detto che valuterà la "congruità della permanenza in uno spazio comunale di una associazione come l’Anpi, che utilizzerebbe il sostegno pubblico per propagandare messaggi contrari alle legge e alla pacificazione nazionale".

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