Da vero leader qual è, Silvio Berlusconi negli ultimi giorni ha deciso di rimarcare in via definitiva il ruolo di Forza Italia all'interno dello scacchiere politico nazionale. Il partito fondato nel 1994 sta recuperando ampio terreno nei sondaggi e ha di recente superato il malconcio Movimento 5 stelle di Giuseppe Conte. Forza Italia ha superato il 10% nelle preferenze ed è da sempre una delle colonne portanti della coalizione di centrodestra, collocandosi come partito di riferimento del centro liberale. L'ambizione di voler fondare un nuovo centro non è piaciuta a Silvio Berlusconi, che in un nuovo video-messaggio ha ribadito l'esistenza di forze politiche radicate in quella posizione.
"Pochi giorni fa in un ristorante mi è capitata una cosa diversa. Mentre in tanti mi chiedevano foto e strette di mano, un signore si è alzato e mi ha fatto ad alta voce una domanda: 'Ci dica, Presidente, come sarebbe l'Italia se lei tornasse al governo? Che Paese vorrebbe?'. Questa è la vera domanda, la domanda giusta, perché è proprio quello che rende Forza Italia qualcosa di unico e non sostituibile nel panorama politico italiano", ha detto Silvio Berlusconi nel nuovo messaggio.
Il Cavaliere, che da sempre ama confrontarsi e dialogare con i cittadini e gli elettori, ha risposto: "Prima di tutto, gli ho detto, vorrei un Paese davvero libero nel quale chi perde le elezioni non debba avere paura delle ritorsioni dell'avversario che le ha vinte. Vorrei un Paese abbastanza autorevole che, come accadeva quando governavamo, fosse ascoltato con rispetto e potesse condizionare i grandi processi di pace nel mondo, oggi più necessari che mai. Vorrei un Paese infine nel quale tutti possano godere pienamente di una vera e compiuta libertà. Questo è il mio sogno. È il sogno di Forza Italia. Se è anche il vostro, aiutatemi a realizzarlo".
Berlusconi sogna un Paese "nel quale la libertà non fosse concessa dallo Stato, ma fosse un diritto naturale per ogni essere umano. Un Paese dove lo Stato e le istituzioni siano sentiti come la casa di tutti e non come qualcosa di ostile, da cui difendersi". E ancora, un Paese "nel quale per esempio si possa aprire un'azienda o costruire una casa senza attendere l'autorizzazione di nessuno, semplicemente rispettando le leggi, e nel quale solo dopo - a fronte del non rispetto di qualche norma urbanistica - lo Stato eventualmente intervenisse". Per l Cavaliere, un Paese ideale è quello in cui "lo Stato non portasse via a nessuno, attraverso le tasse, più di un quarto dei frutti del proprio lavoro. È il livello di imposizione fiscale che tutti noi istintivamente sentiamo come giusto, come accettabile per concorrere ai bisogni della collettività e dei più deboli in particolare".
Per il numero uno di Forza Italia, un Paese ideale è quello "nel quale un cittadino messo sotto processo fosse davvero considerato innocente, e trattato da innocente, fino ad una eventuale condanna definitiva, sulla base di prove inconfutabili. Oggi invece il processo è già una condanna, per l'imputato, per la sua famiglia, per i suoi amici". Una differenza notevole con quanto accade oggi in Italia, per la quale il Cavaliere sogna "una giustizia non fosse utilizzata come arma per eliminare l'avversario politico e un Paese dove, chi è assolto, non possa essere richiamato in giudizio".
Per l'Italia, il Cavaliere vorrebbe un sistema "nel quale si tutelasse davvero la famiglia naturale, come nucleo fondante della società". "Un Paese che tornasse ad offrire una speranza ai giovani e delle certezze agli anziani. Ancora, vorrei un Paese che stesse senza ambiguità dalla parte dell'Europa e dell'Occidente, perché questo è il nostro ruolo nel mondo, questi sono i valori che condividiamo con i nostri amici ed alleati".
Silvio Berlusconi è da sempre uno dei politici italiani più amati e lo dimostra l'affetto che incontra per strada durante le sue uscite, come da lui stesso raccontato: "Ogni volta che mi capita di andare in un luogo pubblico, per esempio in un ristorante o in un teatro, o semplicemente di fare una passeggiata, mi trovo quasi in imbarazzo per l'attenzione, le espressioni di affetto e di consenso delle quali sono fatto oggetto. Si creano veri e propri capannelli di persone che addirittura mi rendono difficile il proseguire".
A tal proposito, il Cavaliere non ha risparmiato una battuta: "Evidentemente non tutti quelli che mi dimostrano apprezzamento, che mi stringono la mano, che vogliono farsi una foto con me, poi votano Forza Italia, altrimenti avremmo l'80%, che dico, il 90% dei consensi alle elezioni".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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