Frecciarossa deragliato. L'Italia sul binario morto

L'incidente ha paralizzato la circolazione dei treni per due giorni. Passeggeri abbandonati

Frecciarossa deragliato. L'Italia sul binario morto

«Volevamo informazioni, ma ci hanno dato solo acqua e patatine». Una testimonianza che rende bene la situazione del totale caos organizzativo a seguito della completa paralisi del traffico ferroviario da Nord a Sud. Tutto «merito» del deragliamento del Frecciarossa dell'altroieri che per fortuna non ha causato vittime, ma che ha determinato la spaccatura del Paese in due. Treni dell'alta velocità con ore di ritardo costretti ai box con un effetto domino destinato a proseguire anche oggi. Vacanze quindi avvelenate dai disagi in quello che si annunciava come primo ponte estivo e che si sta rivelando uno stillicidio di attese, rinvii e - soprattutto - di assenza di notizie certe sul «se» e «quando» tornerà la normalità.

Fino a ieri infatti era ancora indisponibile il tratto di linea dove venerdì la locomotiva di coda di un treno Alta velocità è «sviata» arrestando la corsa del convoglio nei pressi della stazione di Roma Prenestina. Gli interventi di ripristino dell'infrastruttura ferroviaria saranno avviati appena l'area sarà dissequestrata, cosa che dovrebbe avvenire entro questa mattina. Intanto i treni Av tra Roma e Napoli «vengono instradati sulle linee convenzionali via Formia e via Cassino con i conseguenti ritardi di ore». Ma ad essere «in sofferenza» è l'intera linea ferroviaria. Il bollettino di «Infomobilità» di Trenitalia è una mazzata per chi sognava di raggiungere le località estive: «Sono ancora in corso alcuni interventi tecnici. Alcuni treni effettuano la fermata di Roma Tiburtina anziché a Roma Termini. Alcuni treni InterCity effettuano la fermata di Campoleone». Ma è probabile che - dietro l'indeterminatezza burocratica della parola «alcuni» - si celi il completo marasma. Quindi, consiglio per tutti: rimandare il viaggio, se possibile; l'alternativa è armarsi santa pazienza e sperare in un incubo più o meno accettabile. Ma sul fatto che si vada incontro a un incubo non ci sono dubbi. Come sanno bene i malcapitati in partenza (si fa per dire) da Roma Termini dove il tabellone degli annunci «parla» di «240 minuti di ritardo», ad esempio, per il treno diretto a in Calabria. La sensazione, alla luce dell'impaccio mostrato da Trenitalia, è che i disagi proseguiranno ancora per giorni.

La riprova viene dagli «Sos» lanciati via social: «Migliaia di persone lasciate senza informazioni», lo sfogo su Twitter di «Monica C.». Innumerevoli i post dello stesso tenore.

Intanto i pm della Capitale hanno aperto un fascicolo di indagine in relazione all'incidente in galleria dell'altroieri. Nel procedimento, al momento contro ignoti, si ipotizza il reato di «delitti colposi di pericolo» (art. 450 del codice penale) e i magistrati hanno effettuato un sopralluogo nella galleria della Serenissima assieme agli ispettori del lavoro, disponendo una consulenza tecnica.

Da parte loro le associazioni dei consumatori sollecitano Trenitalia a un piano straordinario per tutelare i diritti degli utenti: «Chiediamo alla società di permettere a coloro che hanno in mano biglietti per le tratte interessate dai disservizi di annullare le partenze senza alcuna penale, riconoscendo inoltre indennizzi per i

passeggeri coinvolti nei disagi». Secondo i calcoli delle associazioni (non si capisce bene effettuati in base a quali parametri ndr), gli utenti avrebbero diritto «fino a 2500 euro ciascuno di risarcimento». Sì, come no...

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