Gabrielli, è bufera sulle frasi choc. E ora il governo lo difende pure

Salvini all'attacco: "Agenti meritano guida adeguata". Pd e M5S si schierano con Gabrielli. Lamorgese: "Ha la mia fiducia"

Gabrielli, è bufera sulle frasi choc. E ora il governo lo difende pure

Uno dietro l'altro, Pd e M5S si schierano a difesa di Franco Gabrielli. Lo scoop del Giornale.it tiene ancora banco e divide la politica. Mentre il Coronavirus imperversa, e la maggioranza annaspa alla ricerca di risorse per l'economia nostrana, le forze politiche si spaccano sulle parole choc del capo della Polizia. Nessuna solidarietà al Carroccio, né reprimende al prefetto per aver usato espressioni "colorite" parlando di un partito di opposizione. Anzi: Pd e M5S esprimono "pieno sostegno" a Gabrielli e denunciano "l'attacco sguaiato" di Salvini.

In una conferenza stampa alla Camera, il leader della Lega è tornato oggi sul discorso tenuto da Gabrielli lo scorso 24 febbraio durante un seminario del Coisp all'Hotel Massimo D'Azeglio di Roma. "Penso che il massimo dirigente della pubblica sicurezza in questo Paese, quando parla, dovrebbe parlare in maniera diversa, al di là delle persone, ma nel rispetto dei ruoli e della verità storica - ha detto Savini - Mi dispiace enormemente anche a nome dei 90mila poliziotti che meritano una guida adeguata". Se non si tratta di una richiesta di dimissioni, poco ci manca.

E infatti immediata scatta levata di scudi della maggioranza in difesa di Gabrielli. Nicola Morra parla di attacchi "vergognosi e pericolosi" di Salvini, che così facendo "minaccia la sicurezza nazionale". Per Vito Crimi, invece, il leghista ha "oltrepassato il segno" creando "una grave polemica ad arte". Il capo politico grillino difende senza appelli Gabrielli, cui rinnova la fiducia "senza esitazione alcuna", derubricando a "qualche frase colorita usata in una discussione privata" le frasi choc pronunciate dal prefetto di fronte ad una platea di poliziotti e sindacalisti.

Solidarietà al Capo della Polizia arriva anche dal Pd. Il responsabile alla Sicurezza, Carmelo Miceli, biasima gli "attacca sguaiati" del leader del Carroccio. Per Roberta Pinotti le parole di Salvini nei confronti di un "servitore dello Stato" sono "gravi". Ed Emanuele Fiano ribadisce la linea (errata) del "video rubato ad una riunione privata", nonostante ilGiornale.it abbia già precisato che il filmato in questione è stato pubblicato sui canali social del Coisp Roma. Sorprende, comunque, che dal parte del Partito Democratico non sia arrivato neppure un commento sull'opportunità che il Capo della Polizia, in un contesto privato o meno, si prenda la briga di sferzare apertamente un leader politico. Anzi: per Franco Mirabelli, vicepresidente dei senatori Pd, Salvini "non può delegittimare un servitore dello Stato solo perché lo critica". Domanda: e se fosse successo a partiti inversi?

Da via Bellerio, intanto, trapela l'irritazione del Carroccio per un nuovo audio - pubblicato da La Verità - "con nuovi commenti" di Gabrielli che ricalcano "nei contenuti e nei toni quelli che l'ex prefetto di Roma aveva usato davanti al sindacato Coisp e riportati pochi giorni fa da il Giornale". Ma è soprattutto la difesa a spada tratta messa in campo da Pd e M5S a sorprendere: "L'Italia non è un Paese normale", dice Stefano Candiani. E mentre il capogruppo Massimiliano Romeo sferza gli aversari che "sono specializzati nel difendere l'indifendibile", molti nel Caccoccio si chiedono: "È normale l’atteggiamento del capo della Polizia?". Per il ministro dell'Interno forse sì.

Infatti a chi le chiede un commento sulle frasi del prefetto contro Salvini, Luciana Lamorgese si limita a ribadire che "Gabrielli gode della mia piena fiducia e di quella dei suoi uomini". Senza però mai entrare nel merito dei vari "sfintere", "grazie, Graziella" e "calci nel sedere".

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica