La Lombardia passa al contrattacco. Dopo aver subito le accuse del governo centrale di Roma, che le ha rinfacciato di aver mal gestito l’emergenza coronavirus, Attilio Fontana e la sua giunta – in primis l’assessore al Welfare Giulio Gallera – hanno risposto per le rime ai giallorossi.
Nei giorni scorsi lo stesso governatore leghista ha smentito categoricamente la tesi per la quale un dirigente delle sua regione – il direttore di Areu Alberto Zoli – abbia partecipato in quanto rappresentante lombardo alla stesura dei famigerato piano segreto della Sanità per affrontare l’epidemia-pandemia di Covid-19. Il dossier della discordia sarebbe stato redatto nel mese di gennaio da una commissione di esperti.
"Regione Lombardia non è a conoscenza di alcun piano pandemico stilato a gennaio dal governo. Nessun tecnico è stato chiamato rappresentare la nostra amministrazione e non c'è stato alcun coinvolgimento di Regione", ha dichiarato il presidente della Lega, che ha poi aggiunto: "Sappiamo che Alberto Zoli, direttore di Areu, è stato chiamato a far parte, dai primi di febbraio, del Comitato Tecnico Scientifico della Presidenza del Consiglio dei ministri, ma in qualità di esperto in emergenza e urgenza, non di Regione Lombardia". E ancora: "Nessuna informazione inerente il suo lavoro all'interno del Cts ci è mai stata riferita, anche perché - come lo stesso Zoli ci ha comunicato dal principio - l'incarico era di natura strettamente riservata".Ecco, oggi gli ha fatto eco l’azzurro Gallera, che se la prende con l’esecutivo, il ministero della Salute di Roberto Speranza (sulla cui scrivania sarebbe arrivato il documento secretato) e soprattutto il titolare della Farnesina Luigi Di Maio: "Il 15 febbraio il ministero degli Esteri ha spedito tonnellate di mascherine e altro materiale in Cina e noi il 22 ci siamo trovati senza protezioni. Poi Gallera ha incalzato ulteriomente:"Spero nessuno fosse consapevole del rischio, altrimenti sarebbe ancora più grave…".
Il centrodestra ha fatto fronte comune contro gli attacchi del centrosinistra e della maggioranza stessa e lo stesso segretario del Carroccio Matteo Salvini, ieri, ha invitato il governo a prendersi le responsabilità: "È chiaro che, finita l'emergenza sanitaria, dovranno emergere le responsabilità.
Si legge sui giornali, in queste ore, di un piano segreto di emergenza, che sarebbe stato studiato dal ministero della Salute ma tenuto nei cassetti per non preoccupare la gente: se così fosse sarebbe di una gravità incredibile". E non a caso, ora sia Speranza che dovrà riferire al Copasir (il Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica) sulla questione che imbarazza, e non poco, il Conte-bis.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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