Fulvio Abbate, intellettuale libertario, scrittore e marchese, è un esperto della Sinistra incapace di mettere se stessa in discussione, convinta di potere decidere torti e ragioni, sempre buona e giusta e che poi però vive di distinguo, giustificazioni e ipocrisie: con Bobo Craxi ci ha scritto un libro, uscito pochi mesi fa: «Gauche caviar» (Baldini+Castoldi).
Abbate, mi sembra che quella Sinistra nel caso Soumahoro ci sguazzi
«Quello che sta succedendo getta persino discredito sulla vera gauche caviar, che io mi picco di rappresentare. Questa cosa è un'offesa per gli stessi radical chic. Qui siamo oltre. Queste persone hanno dimenticato che la Sinistra viene al mondo con la Rivoluzione francese per tagliare la testa ai re, non per difendere la custodia firmata Louis Vuitton del cellulare di Liliane Murekatete, la moglie del deputato eletto con l'alleanza Verdi-Sinistra».
Va bene difendere i monopattini elettrici e le piste ciclabili, ma i trolley griffati è un po' troppo anche per i radical chic
«Appunto».
Per difendere l'indifendibile, cioè il diritto al lusso di Liliane Murekatete, e anche quello di mostrare il proprio corpo nudo su carta patinata, il quotidiano la Repubblica ha messo in campo le sue firme migliori: Concita De Gregorio, Michele Serra, ieri Chiara Valerio
«Premetto: io credo che anche le classi subalterne abbiano diritto al lusso, e che la Sinistra debba produrre gioia: rosa e pane. Ma Concita De Gregorio, in nome di un malinteso senso del femminismo, per difendere Liliane Murekatete, che da oggi risulta anche indagata, si è arrampicata sugli specchi. È una difesa impraticabile perché il lusso quel lusso - stride con i migranti accolti dalle cooperative dei Soumahoro, gente mai pagata e messa a vivere in luoghi così è stato detto da una voce interna alla stessa Sinistra che non meritano neanche i cani. E quando il giorno dopo la De Gregorio è stata smentita dallo stesso vicedirettore di Repubblica con un articolo di buon senso comune, ecco scendere in campo i Michele Serra non a caso proprietario con la moglie del brand di profumi Serra&Fonseca, che mette in commercio Eau de moi e le Chiara Valerio. La quale, con un articolo del tutto improbabile, per difendere il corpo della donna e Liliane Murekatete, cita persino Simon Weil! Che era operaia alla Renault, che combattè con gli anarchici in Spagna nel '36, che negava il proprio corpo e che si riteneva filosofo, al maschile E non aggiungo altro. Nessuno vieta a Liliane Murekatete di mostrarsi nuda, anzi. Però, anche nuda o in lingerie, deve andare in tv e parlare. Deve dire: Questa è la mia verità. Non chiudersi nel silenzio, protetta dalla difesa acefala e amichettista delle anime belle della Sinistra...».
Lei, che sta a sinistra della Sinistra, non ha mai smesso di bacchettare i compagni del Pd e dintorni. Cosa sta succedendo nel Partito di riferimento dell'area politica che una volta inneggiava alla questione morale?
«Accade semplicemente che il Partito democratico ormai è qualcosa d'altro rispetto alla Sinistra. È una agenzia di affari individuali che non ha neppure più una impostazione di sinistra. È diventato un oggetto che serve alle ambizioni e ai narcisismi personali, come si vede anche nella vicenda scandalosa di Bruxelles. E di fronte a un possibile leader come Elly Schlein è da ingenui credere che con una simile idea di partito si possano riconquistare le periferie e gli operai».
Un limite che si rinfaccia alla Sinistra è quello di essersi chiusa dentro le famigerate Ztl e i DdlZan, battendosi per i diritti civili d'ultimissima generazione, ma dimenticando i diritti sociali. L'altro limite è quello che Lei definisce amichettismo, una sorta di lobby politico-culturale fatta da buoni che sono però più buoni e più uguali degli altri.
«I diritti civili devono marciare accanto ai diritti sociali. Non ci può essere una cosa senza l'altra. Io devo potermi svegliare una mattina felicemente omossessuale tra gli appalusi del mio vicinato, però devo farlo avendo una casa, un lavoro, scuole e ospedale e ospizi che funzionano... Altrimenti il partito di Sinistra somiglierebbe troppo a un partito radicale.
E poi dentro il Pd, a discredito delle idee egalitarie, ha finito per trionfare l'amichettismo, una attitudine di mutua assistenza che ha in Walter Veltroni il suo protagonista massimo e che corrisponde al controllo di una serie di istituzioni culturali, giornalistiche, mediatiche i cui protagonisti sono quelli che vediamo all'opera nel caso Soumahoro...».
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