Doveva essere un anticipo d'estate tra la sabbia e le acque piene di pesci di Sharm el Sheikh, in Egitto, per una settimana lontani dalla routine quotidiana. Ma una terribile fatalità ha trasformato la vacanza di una famiglia abruzzese nel più terribile degli incubi: la morte di un figlio. Una piccola di 13 mesi scivolata dalle braccia del padre e volata giù dal balcone dell'hotel che li ospitava, uno dei tanti dai prezzi imbattibili che hanno trasformato la costa della penisola del Sinai nel paradiso dei viaggi all-inclusive. Una tragedia nella tragedia, perché al di là dell'esatta dinamica dell'incidente che deve ancora essere accertata, non esiste condanna peggiore per un genitore del non essere riuscito ad evitare l'impensabile.
La bimba si chiamava Giulia Maiano e aveva compiuto un anno solo un mese fa. Era partita con il suo papà e la sua mamma, una coppia di Pianella, un comune nella provincia di Pescara dove la famiglia gestisce una ditta di pulizia per enti pubblici e privati. Nella zona sono molto conosciuti e stimati, tanto che la comunità è rimasta profondamente scossa dall'accaduto. La notizia della tragedia circolava già da un paio di giorni in paese, ma la conferma è arrivata solo venerdì sera. I parenti della giovane coppia sono saliti sul primo aereo per stringersi ai genitori della piccola ed assisterli nelle pratiche necessarie per gestire il rientro in patria. «Le uniche notizie che arrivano dall'Egitto riportano che Giulia non è sopravvissuta alla caduta. I genitori sono stati raggiunti sul posto da alcuni familiari partiti venerdì dall'Italia e si attendono notizie sulla data del loro rientro. Il Consolato italiano si sta occupando di prestare assistenza ai nostri concittadini. Abbiamo sperato fino alla fine che il fatto potesse essere smentito o ridimensionato, ma purtroppo non è stato così. La comunità si stringe al dolore di tutte le famiglie coinvolte in questa tragedia che è una tragedia collettiva. Siamo rimasti profondamente colpiti», ha detto il sindaco di Pianella, Sandro Marinelli.
I dettagli dell'accaduto al momento non si conoscono, ma pare che la bambina fosse in braccio al papà quando - forse a causa di un movimento improvviso - è scivolata dalle sue braccia ed è caduta di sotto. L'attimo che ti cambia la vita per sempre. Il terrore sul volto dell'uomo, le grida, l'angoscia infinita mentre si precipitava giù con la moglie pregando e sperando in un miracolo. Miracolo che purtroppo non c'è stato. La bimba è morta sul colpo. Nulla sarà più come prima. Le autorità egiziane stanno indagando, ma sembra non ci siano dubbi sul fatto che si sia trattato di una tragica fatalità. Il nostro ministero degli Esteri si è immediatamente attivato per seguire la vicenda. «Conosciamo tutti la situazione diplomatica delicata ha spiegato il sindaco ma la Farnesina è al loro fianco per sbrigare tutte le pratiche burocratiche e interloquire con le autorità egiziane. Attendiamo il rientro per tributare l'ultimo saluto alla piccola».
In un comunicato Marinelli ha fatto un appello chiedendo alla stampa di rispettare la richiesta di riservatezza: «Come facilmente immaginabile, la famiglia Maiano è distrutta dal dolore e non è in condizione di rilasciare dichiarazioni o fare commenti su una vicenda
che, per molti aspetti, sarà chiarita nei dettagli solo nelle prossime settimane, per cui chiediamo agli organi di informazione di comprendere la situazione e di astenersi dalla ricerca di contatti diretti con i familiari».
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