Già cento classi in Dad ma il ministro rassicura. No al passaporto per l'ingresso dentro i cortili

Nella provincia di Bolzano chiuse 35 sezioni. Più brevi le quarantene

Già cento classi in Dad ma il ministro rassicura. No al passaporto per l'ingresso dentro i cortili

La prima campanella è suonata in quasi tutte le scuole italiane, lunedì sarà la volta della Calabria e della Puglia, che completeranno il quadro delle riaperture, ma il rischio per molti studenti, soprattutto per gli under 12, di tornare alla didattica a distanza sembra essere dietro l'angolo. In provincia di Bolzano, che è stata la prima a tornare a scuola in presenza, il 6 settembre scorso, dopo soli 10 giorni sale la preoccupazione per le 35 classi finite in quarantena a causa della positività al Coronavirus di circa 70 persone, tra studenti e personale scolastico. «Al momento in tutta Italia sono qualche centinaia le classi in quarantena su un totale di 400mila». A spiegarlo è Mario Rusconi, presidente dell'Associazione nazionale presidi di Roma. «Non sappiamo quale sarà l'evoluzione perché ci sono ben 12mila classi con un numero di oltre 25 studenti - aggiunge Rusconi -. La risposta dei 16-17enni è però molto ampia sui vaccini». Intanto a fare un po' di chiarezza sulle regole della quarantena ci sono le faq del ministero dell'Istruzione. «Se un alunno - si legge sul sito dello stesso ministero - risulta positivo al Covid, il Dipartimento di prevenzione valuterà la possibilità di prescrivere la quarantena a tutti gli studenti della stessa classe e all'eventuale personale scolastico esposto che si configuri come contatto stretto. La chiusura di una scuola o parte della stessa dovrà essere valutata dal Dipartimento di prevenzione della Asl». Per quanto riguarda, invece, i tempi della quarantena: «i contatti asintomatici ad alto rischio di casi con infezione da Sars -CoV-2 identificati dalle autorità sanitarie, se hanno completato il ciclo vaccinale da almeno 14 giorni, possono rientrare in comunità dopo un periodo di quarantena di almeno 7 giorni dall'ultima esposizione al caso, al termine del quale risulti eseguito un test molecolare o antigenico con risultato negativo». Mentre i soggetti non vaccinati «possono rientrare in comunità dopo un periodo di quarantena di almeno 10 giorni dall'ultima esposizione al caso, al termine del quale risulti eseguito un test molecolare o antigenico con risultato negativo». A rassicurare, comunque, sulla continuità della didattica in presenza è lo stesso ministro dell'Istruzione, Patrizio Bianchi, che ha appena firmato l'Atto di indirizzo politico-istituzionale del Ministero dell'Istruzione per l'anno 2022 e ha sottolineato come le classi in quarantena sono un numero molto limitato. «Le stiamo controllando».

E arriva dal ministero una Faq che chiarisce che non c'è obbligo di green pass per i genitori che vogliano entrare nel cortile della scuola. La risposta parte dal ricordare l'obbligo di esibire il green pass «fino al 31 dicembre 2021» per chiunque acceda dentro le «strutture delle istituzioni scolastiche, educative e formative».

Ma poi prosegue: «Ciò premesso, si precisa che l'obbligo del possesso e della esibizione della certificazione verde Covid-19 riguarda l'accesso alle strutture delle istituzioni scolastiche, mentre non rileva per l'accesso ai cortili all'aperto degli edifici scolastici». «Inoltre cessa l'obbligo di indossare dispositivi di protezione delle vie respiratorie negli spazi all'apertoi».

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