L'Europa a due velocità potrebbe già tramontare. Di fatto nel prossimo vertice del 25 marzo a Roma nella nuova bozza della Dichiarazione si legge questo passaggio: l'invito è quello di continuare "come abbiamo fatto in passato e soprattutto nella cornice dei Trattati". A rivelare il retroscena è LaStampa che sottolinea comne la bozza sia stata "corretta" dopo qualche tensione da parte dei Paesi Baltici e dell'Est. E la mossa sarebbe in linea rispetto a quanto emerso durante il Consiglio europeo informale di una settimana fa. Diversi Paesi temono l'introduzione di un'Unione a due velocità perché di fatto alcuni Stati potrebbero restare indietro. Ed ecco il passaggio che è stato rimosso: "Alcuni di noi (Paesi, ndr) possono avvicinarsi, andare più avanti e più velocemente in alcune aree", rivela sempre laStampa. E così si è trovato un accordo invece che prevede questo passaggio: "Agiremo insieme ogniqualvolta sarà possibile, a differenti ritmi e intensità dove necessario, come abbiamo fatto in passato entro la cornice dei Trattati e lasciando la porta aperta a coloro che vorranno aggiungersi dopo. La nostra Unione è indivisa e indivisibile". Lunedì sarà la giornata per un ultimo confronto sul testo. Di fatto con la nuova bozza potrebbe esserci, per il momento a parole, una nuova stagone per l'Ue, una stagione che preveda un rafforzamento della sussidiareità e che quindi restituisca un po' di sovranità agli Stati membri.
"Gli Stati vogliono che l’Unione sia grande sui grandi temi e piccola su quelli piccoli, in linea con il principio di sussidiarietà", si legge nella bozza. E quindi meno Europa in un momento in cui l'Unione Europea vive forse il suo momento più basso sul fronte della popolarità.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.