Una vacanza al caldo, in un resort di lusso ma con i prezzi accessibili dell'Egitto, di fronte a un mare cristallino che offre un ambiente sottomarino irresistibile per chi ama le immersioni e lo snorkeling. Gianluca Di Gioia si era avventurato a circa una cinquantina di metri dal pontile che si affaccia di fronte sull'Hotel Sataya, un resort a cinque stelle che offre vacanze da sogno frequentato da moltissime famiglie italiane. È proprio lì, in quel tratto di mare, che l'uomo è stato sorpresi dallo squalo che lo ha attaccato, uccidendolo.
Di Gioia, 48 anni compiuti il 21 dicembre, è romano di nascita. Diplomato all'istituto Petrocchi nel 1990, ha poi studiato all'università La Sapienza della Capitale dove si è laureato nel 1995 in Economia e Commercio. Ha lavorato presso il centro di ricerca dell'European Commission ed era impegnato dal 2012 all'European External Action Service-Eeas, il servizio diplomatico dell'Unione europea. Da qualche anno viveva in Francia con la moglie, francese di origine, sposata nel 2013, e i figli con cui era partito per l'Egitto per la vacanza natalizia diventata tragedia. Dalle foto pubblicate sui suoi profili social, si evince la grande passione per i viaggi in giro per il mondo e in particolare proprio per il mare.
Una passione in comune con l'amico Giuseppe Peppino Fappani, 69enne originario di Genivolta, in provincia di Cremona che secondo la ricostruzione di quanto è accaduto in Egitto sarebbe rimasto ferito in maniera lieve, proprio nel tentativo di aiutare Di Gioia dopo l'attacco da parte dello squalo.
Era sul pontile, non lontano da Di Gioia, quando si è tuffato per aiutarlo dopo l'aggressione dell'animale. L'uomo, di professione odontotecnico a Soncino, sempre nella provincia di Cremona, era amico di Di Gioia già da diverso tempo e già in queste ore potrebbe lasciare l'ospedale.
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