Gibilterra ritira ​all'Aquarius i permessi per poter navigare

Le autorità marittime hanno annunciato che a partire dal 20 agosto ritireranno alla nave Aquarius i permessi per poter navigare battendo la bandiera di Gibilterra, in quanto l'imbarcazione era registrata come nave da ricerca e non da soccorso.

Gibilterra ritira ​all'Aquarius i permessi per poter navigare

Perdura l'odissea della nave Aquarius, che da ormai cinque giorni sta viaggiando per il Mediterraneo alla ricerca di un porto sicuro in cui far sbarcare i 141 migranti presenti a bordo, ottenendo però solo rifiuti e porte in faccia. Ad abbattersi questa volta sui soccorritori di Sos Mediterranée, l'organizzazione non governativa che ha noleggiato la nave nel febbraio 2016 e che la gestisce assieme a Medici Senza Frontiere, è la decisione delle autorità di Gibilterra di ritirare i permessi che consentono all'Aquarius di navigare utilizzando la propria bandiera.

Secondo il piccolo territorio britannico d'oltremare, l'imbarcazione, che era stata formalmente registrata nel 2009 come nave da ricerca, non aveva mai ricevuto il permesso di operare come nave da salvataggio. Le autorità marittime gibilterrine hanno inoltre spiegato in un comunicato che: "Tra il giugno e il luglio del 2018, e stato chiesto di sospendere le sue operazioni come nave da salvataggio da parte dell'amministrazione marittima di Gibilterra, e di tornare alla sua iniziale attività di nave da ricerca". Il governo di Gibilterra giustifica questa sua decisione anche per via della mancanza di disponibilità a far sbarcare le navi da salvataggio da parte di numerosi porti situati all'interno della zona SaR (Search and Rescue) italiana, a seguito dei recenti provvedimenti emanati dal ministro dell'Interno Matteo Salvini e dal ministro delle Infrastrutture Danilo Toninelli, il quale in un tweet di ieri invita il Regno Unito - di cui fa parte il territorio di Gibilterra - ad assumersi le proprie responsabilità.

Non si è fatta attendere la risposta di Sos Mediterranée, che in un comunicato stampa pubblicato ieri sul proprio sito internet attacca il governo di Gibilterra, accusandolo di portare avanti una manovra politica volta a danneggiare il lavoro dell'Ong. Nel comunicato si legge infatti: "L'Autorità Marittima di Gibilterra stabilisce una differenza artificiosa tra nave da ricerca e nave da salvataggio, una differenza che non ha alcun fondamento tecnico. Ad oggi l'Aquarius è stato riconosciuta come idonea a condurre le operazioni di salvataggio da parte delle autorità competenti, che in molti casi le hanno affidati la cura dei sopravvissuti in considerazione delle sue capacità. Inoltre, la stessa Autorità Marittima di Gibilterra ha registrato l'Aquarius come nave da soccorso presso l'Organizzazione Marittima Internazionale".

Contemporaneamente alla revoca dei permessi però, Gibilterra chiede anche ai porti situati in prossimità della nave di assolvere ai propri obblighi e consentire lo sbarco dell'Aquarius, precisando come la sicurezza delle persone a bordo debba essere la priorità. Affermazione condivisa dalla presidentessa di Sos Mediterranée Sophie Beau, che si appella ai paesi europei affinché si assumano le loro responsabilità ed accolgano i migranti.

La piena attuazione del provvedimento di ritiro dei permessi avverrà il prossimo 20 agosto, data a partire dalla quale la nave non figurerà più nel registro marittimo di

Gibilterra. L'Aquarius tornerà così a navigare sotto le insegne dell'amministrazione marittima della Germania, presso la quale è stata registrata con il nome di Meerkatze dal 1977 fino al 2009.

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