Sfruttava gli aspiranti modelli a scopo sessuale, invitandoli a dei party al solo scopo di approfittarne. Con questa accusa Mike Jeffreys, ex ceo della Abercrombie&Fitch, il brand di moda casual statunitense, è stato arrestato assieme al suo partner e a un altro uomo, al termine di un'inchiesta per traffico sessuale avviata lo scorso anno dall'Fbi e dai procuratori federali dell'Eastern District of New York.
Secondo l'accusa Jeffries, che è stato alla guida del marchio di moda dal 1992 al 2014, e il suo compagno Matthew Smith avevano l'abitudine di circuire sessualmente giovani aspiranti modelli attirandoli con la partecipazione a delle feste appositamente organizzate nelle loro residenze di New York e negli hotel di tutto il mondo e servendosi dell'intermediazione del terzo arrestato, James Jacobson.
Tutto ha avuto inizio con un'inchiesta della BBC che ha scoperchiato l'orribile giro di coercizioni e ricatti sessuali. La tv britannica ha potuto parlare con dodici uomini che hanno dichiarato di aver partecipato o organizzato eventi svoltosi tra il 2009 e il 2015 per procurare atti sessuali per Jeffries, oggi 79enne, e per Smith, 60enne. Alcuni di loro hanno raccontato di essere stati reclutati da Jacobson. David Bradberry, allora 23enne e desideroso di farsi strada nel mondo della moda, ha rivelato che se non fosse stato disposto a praticare sesso orale non avrebbe potuto incontrare Jeffrey e che poi, una volta conosciutolo nel corso di un party nella villa del signor Jeffries negli Hamptons, avrebbe fatto sesso con lui sentendovisi costretto. La BBC ha intervistato anche decine di altre fonti, tra cui ex collaboratori domestici che avevano inconsapevolmente contribuito all'organizzazione delle feste venendo pagati per questo ma hanno assicurato di averne ignorato la natura.
In seguito al reportage, una causa civile è stata aperta nei confronti di Jeffries e Smith per l'accusa di tratta di esseri umani, stupro e violenza sessuale. Anche l'azienda Abercrombie&Fitch è accusata di essere coinvolta nella tratta, pagando i party comunque agevolandoli. A&F ha annunciato l'apertura di un'indagine indipendente sulle accuse sollevate ma si è mostrata molto reticente di fronte alle domande dei giornalisti della BBC sull'esito dell'audit. Nella sua difesa presentata in tribunale, A&F ha comunque affermato che il suo attuale team dirigenziale era all'oscuro delle accuse prima dell'inchiesta della BBC e ha ribadito che l'azienda «detesta gli abusi sessuali e condanna la presunta condotta».
Quanto a Jeffreys (che si è dimesso da ceo di A&F nel 2014) e Smith, hanno già in passato negato ogni illecito anche se intendono «rispondere in dettaglio alle accuse dopo che sarà resa nota l'incriminazione e quando sarà appropriato, ma lo faremo in tribunale non sui media».
Quanto a Jefferson, tramite il suo avvocato ha detto di sentirsi offeso dall'idea di «qualsiasi comportamento coercitivo, ingannevole o violento da parte mia». «Gli arresti di oggi (ieri, ndr) sono importantissimi per aspiranti modelli che sono stati vittime di questi individui», dice Brittany Henderson, legale delle presunte vittime.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.