Il governo italiano "Maduro liberi tutti gli oppositori". Ma la sinistra tace

Appello di Palazzo Chigi e Farnesina FdI: "Schlein e Conte in silenzio"

Il governo italiano "Maduro liberi tutti gli oppositori". Ma la sinistra tace
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Il lavoro di monitoraggio per mantenere i contatti con la comunità italiana residente in Venezuela, la preoccupazione per l'aumento della violenza e la violazione dei diritti umani e civili, il dolore per le 24 vittime e per il crescente numero di arresti tra i manifestanti, ormai sopra quota 1200, tra cui alcuni nostri connazionali.

Il governo italiano, come racconta una nota di Palazzo Chigi, continua a seguire con forte preoccupazione la situazione in Venezuela, in stretto raccordo con i partner internazionali. «L'Italia» si legge «chiede alle autorità venezuelane di rispettare i diritti di tutti i cittadini e di procedere alla liberazione di tutti gli oppositori politici, condannando fermamente qualsiasi minaccia o privazione delle libertà civili».

Riconfermato alla guida del Paese dopo il contestato voto del 28 luglio, il presidente venezuelano sta cinicamente portando avanti un'operazione di massa per catturare e arrestare i manifestanti che accusa di essere «terroristi» e «criminali». L'opposizione continua a contestare la vittoria dichiarata da Nicolàs Maduro alle presidenziali, e lo fa basandosi sui verbali redatti nei singoli seggi che fornirebbero la prova incontrovertibile dei risultati reali.

La Farnesina resta in prima linea. «Maduro liberi gli italo-venezuelani detenuti a Caracas» è l'appello del ministro Antonio Tajani che al presidente chiede di scarcerare i due leader della protesta anti-Maduro, Americo De Grazia e Williams Davila.

Proprio quest'ultimo si era appellato due giorni fa all'Italia. «Continuiamo a seguire gli sviluppi attraverso la task torce che ho attivato. Lavoriamo in coordinamento con i partner affinché il Venezuela possa finalmente tornare a essere un Paese libero».

Quel che è certo è che il caso Maduro continua a suscitare imbarazzi a sinistra dove a livello politico regna il silenzio sull'aggravarsi della crisi, mentre non è raro nelle piazze più ideologizzate vedere sventolare bandiere venezuelane. Nella giornata di venerdì il responsabile organizzazione di FdI Giovanni Donzelli lo ha fatto notare in maniera chiara. «L'arresto del deputato di opposizione Williams Davila è un atto gravissimo, l'ennesimo affronto del regime alla libertà. Maduro, negando alla comunità internazionale la possibilità di verificare i veri risultati elettorali e reprimendo con violenza qualsiasi forma di opposizione, conferma il vero volto illiberale del comunismo. Schlein e Conte, che ogni giorno fanno un'immotivata morale sulla libertà e i diritti nella nostra Nazione, non hanno niente da dire su questa nuova gravissima repressione nei confronti dell'opposizione che è l'arresto di un deputato eletto?».

Ieri anche la senatrice Michaela Biancofiore è tornata a denunciare la gravità della situazione.

«Se mai ci fosse stato bisogno di conferme, l'arresto degli oppositori mostra il vero volto di Maduro: violento, crudele, inumano, che fa della barbarie le fondamenta del suo governo. La sconvolgente notizia del sequestro dell'onorevole Williams Davila, come me membro dell'Istituto liberale internazionale Milton Friedman e insieme a lui di Americo de Grazia, sono fatti di una gravità inaudita».

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