Gozi, il governo all'attacco: "Ora revocare la cittadinanza"

Il caso dell'ex sottosegretario dem passato nell'esecutivo francese scatena l'ira di Lega e Movimento 5 Stelle

Gozi, il governo all'attacco: "Ora revocare la cittadinanza"

L'affaire Gozi, con l'ex sottosegretario del Partito democratico che è entrato a far parte del governo di Emmanuel Macron, scatena lo scontro politico. E mai come questa volta il'esecutivo a guida Giuseppe Conte appare unito nella "condanna" alla decisione del rappresentante democratico di unirsi alla squadra francese. Una scelta che ha dei lati "inquietante" come suggerito sia dalla Lega che dal Movimento Cinque Stelle. E se dopo l'annuncio di Gozi era stato Matteo Salvini, come rappresentante del governo giallo-verde, a mettere in dubbio la "fedeltà" del Pd all'Italia, oggi è Luigi Di Maio a scendere in campo sulla decisione del democratico.

Il vicepremier pentastellato, a margine del kickoff dei navigatori, si è espresso in maniera durissima. "Tu lavori per il governo italiano, rappresenti e servi lo Stato italiano e poi a un certo punto lo tradisci e ti vai ad arruolare nelle fila di un altro governo come responsabile della politica europea del governo Macron - ha tuonato Di Maio - Nulla contro la Francia, ma bisogna valutare se togliergli la cittadinanza perché siamo di fronte a una questione inquietante per cui un nostro sottosegretario, anche se era del Pd, adesso diventa esponente di un altro governo con cui abbiamo tante cose in comune ma anche molti interessi confliggenti".

Un'idea, quella di togliere la cittadinanza a Gozi, paventata anche da Fratelli d'Italia che, con una lettere indirizzata al premier Conte e pubblicata su il Giornale, chiede a gran voce che il governo si muova per prendere le misure per la revoca della cittadinanza allo stesso Gozi.

Il fatto che un ex sottosegretario del governo italiano passi ad avere lo stesso ruolo nell'esecutivo di Parigi è un qualcosa che preoccupa molti esponenti politici di governo e di opposizione, che mettono in dubbio la fedeltà di Gozi ai tempi in cui aveva tra le mani dossier di fondamentale importanza per il nostro Paese. E che adesso, voluto direttamente da Macron a Parigi, potrebbe essere un'arma da non sottovalutar ein mano ai francesi.

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