Un "giudice imparziale". Così si definisce Pietro Grasso per rispondere agli attacchi del Pd che lo critica soprattutto per aver ammesso il voto segreto per alcuni emendamenti alle riforme.
"Come presidente ho ben chiaro il mio ruolo di garante sia della maggioranza che delle opposizioni, e continuerò ad operare in tale senso", dice oggi il presidente del Senato, "So bene, per esperienza, che il ruolo del giudice imparziale è tra i più esposti a critiche ma questo non ha mai intaccato la mia terzietà prima e non lo farà neanche ora". Poi spiega che il voto segreto su "ben specifici" emendamenti "il regolamento non lascia alcun margine di interpretazione". E commenta: "A proposito di tempi, ostruzionismo e contingentamento voglio dire che lo spettacolo offerto dal duro scontro politico di questi giorni mi ha molto addolorato e, in alcuni momenti, indignato. Non è questa l’immagine che la politica, e questa istituzione in particolare, deve dare al Paese.
La rappresentazione plastica del muro contro muro, dell’indisponibilità a sentire le ragioni dell’altra parte, le accuse, le iperboli e le provocazioni devono lasciare il posto al confronto e alla ricerca di soluzioni condivise. In una parola: al ritorno alla politica".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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