"Anche per i parlamentari": la mossa di Fdi sul green pass

Fratelli d'Italia, partito contrario al green pass, chiede l'estensione dell'obbligo per i deputati. "Sì" di Forza Italia, Italia Viva e Partito Democratico

"Anche per i parlamentari": la mossa di Fdi sul green pass

Le regole sul green pass possono riguardare pure quello che accade in Parlamento, dove il cosiddetto "certificato verde" potrebbe divenire obbligatorio nel corso dei prossimi giorni.

Questo è vero almeno per un ramo dei due, ossia per la Camera dei deputati. Una delle novità delle ultime ore, infatti, riguarda una presa di posizione di Fratelli d'Italia, che vorrebbe unità di trattamento, tra l'esterno e l'interno dei luoghi predisposti all'attività politico-legislativa, in materia di green pass. Il ragionamento presentato dal partito guidato da Giorgia Meloni suona più o meno così: se il certificato verde è obbligatorio al di fuori dei palazzi perché, allora, non dovrebbe divenire obbligatorio pure all'interno di questi ultimi? Vale la pena sottolineare come Fdi sia un partito contrario allo strumento scelto dal governo presieduto da Mario Draghi.

L'opposizione all'esecutivo di unità nazionale ha insomma lanciato il tema della necessità di parificare quanto previsto per chi parlamentare non è con le disposizione che invece influenzano l'attività lavorativa di chi è stato eletto dagli italiani e siede dunque tra gli scranni. A porre la questione è stato il capogruppo di Fratelli d'Italia alla Camera Francesco Lollobrigida che, secondo quanto ripercorso dall'Agi, ha dichiarato di aver domandato "più volte, nonostante la nostra forza politica - ed io, personalmente - riteniamo - ha annotato - il green pass uno strumento inutile, che le regole applicate ai cittadini italiani fossero applicate anche ai parlamentari della Repubblica, che sono rappresentanti del popolo, hanno guarentigie, ma non devono avere privilegi". Insomma, l'onorevole meloniano ne fa quasi una questione di giustizia sociale.

Sempre il capogruppo Francesco Lollobrigida ha poi motivato la sua richiesta, ponendo accenti pure sul numero di persone coinvolte nei e dai lavori parlamentari: "Siccome mi sembra scontato - lo ripeto, scontato - che in quest'Aula - ha dichiarato l'esponente meloniano, come ripercorre sempre l'agenzia sopracitata - , quando in questi metri quadri vi sono centinaia di parlamentari che risultano presenti, debba applicarsi la stessa norma che vale per gli assembramenti fuori da quest'Aula, vorrei sapere, formalmente, se la Presidenza abbia ritenuto opportuno chiedere ai parlamentari per l'ingresso in Aula il green pass o ritenga invece che il privilegio di essere esentati da uno strumento imposto alla nostra gente sia una cosa corretta", ha chiosato.

La domanda del meloniano, in buona sostanza, è rivolta al presidente della Camera dei deputati Roberto Fico, che non ha ancora specificato quale sia la linea dell'Aula in materia di green pass. Già nel corso dell'estate, del resto, Fico aveva chiesto un'istruttoria ai questori su questa storia delle regole relative al "certificato verde" per palazzo Montecitorio. Ma da allora Fico non ha comunicato chiarimenti. E oggi Fdi ha optato per incalzare. Non è neppure scontato, a quanto pare, che sia l'esponente del MoVimento 5 Stelle a pronunciarsi nel merito ed in breve tempo: è possibile che sia la Conferenza dei capigruppo a prendere una posizione che possa sciolgiere il rebus posto dal partito guidato da Giorgia Meloni.

In ogni caso, la questione è stata recepita in maniera positiva da numerose forze presenti in Parlamento: Forza Italia, Italia Viva e Partito Democratico sembrano concordare con l'impostazione e con le richieste sull'estensione dell'obbligo di

possedere il green pass pure per chi siede tra gli scranni parlamentari. Vedremo se e come, nel corso delle prossime ore, la terza carica dello Stato deciderà d'intervenire su quanto domandato oggi dall'onorevole Lollobrigida.

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